Le fotocamere compatte bridge superzoom negli utlimi tempi hanno insinuato più di un dubbio in chi era sul procinto di acquistare una reflex. La domanda più ricorrente è 'Perché dovrei comprare una reflex se una bridge superzoom mi offre la comodità di coprire un'estensione focale 20x senza dover cambiare obiettivo?'.
In effetti per molti fotografi amatoriali la comodità di avere un'ottica tuttofare dall'elevata estensione focale è un particolare molto importante e permette di portarsi in giro solo la macchina fotografica, senza dover aggiungere sempre pesanti borse.
I produttori di obiettivi per fotocamere digitali reflex stanno però affrontando la concorrenza delle bridge superzoom sfornando obiettivi dall'estensione sempre più elevata. Se fino a poco tempo fa un 18-250mm era considerato l'obiettivo più versatile (dal punto di vista della focale) ora Tamron alza il tiro, presentando il suo nuovo AF 18-270mm F/3.5-6.3 Di II VC LD Aspherical (IF) Macro.
Questo vetro, disegnato per le fotocamere reflex con sensore in formato APS-C fornisce una focale equivalente pari a 27-405mm, se innestato su Nikon DX, e 29-432mm sulle APS-C di Canon, fornendo quindi zoom ottico pari a 15x.
Dotato di sistema di riduzione del mosso Vibration Compensation (VC), è costruito utilizzando due elementi a bassa dispersione (LD Low Dispersion) e tre lenti asferiche. La definizione 'Macro' che lo identifica rende conto della distanza minima di messa fuoco pari a 49cm, a tutte le focali, con un rapporto di ingrandimento massimo pari a 1:3,5.
Come riporta DPReview, oltre che sulla estesa focale questo zoom punta anche su dimensioni compatte per attrarre il pubblico, con una lunghezza minima del barilotto pari a 101mm e un diametro massimo di 80mm. Il peso si attesta su 280 grammi.