Molti di noi associano il nome Olympus alle fotocamere, ma l'azienda giapponese è un vero colosso anche in altri settori, come quello medicale. Anzi, negli scorsi anni, proprio la divisione fotografica è stata scorporata e ceduta a un fondo d'investimenti per creare una compagnia indipendente.
Olympus è al centro delle cronache in questo periodo, però, per ben altre questioni. La multinazionale ha infatti subito il secondo attacco hacker in poco più di un mese. L'11 settembre erano stato lanciato un cyberattacco nei confronti della sede EMEA della compagnia, con successive conferme che si trattasse di un attacco ransomware da parte del gruppo BlackMatter. L'azienda aveva rilasciato una dichiarazione dicendo che nessun dato era stato sottratto.
Ora sono le sedi americane a essere sotto scacco, con un attacco ai sistemi IT delle filiali USA, Canada e America Latina. L'attacco è stato rilevato domenica, ma stando alle fonti, Olympus è ancora al lavoro per risolvere la questione. Sono state messo in atto misure di contenimento, i sistemi attaccati sono stati fermati e i partner sono stati avvisati dell'attacco.
L'azienda si è affidata a esperti forensi per le indagini e a terze parti per la gestione della situazione dal punto di vista informatico.
La vicenda di un doppio attacco così ravvicinato dovrebbe suonare come un forte campanello d'allarme per la compagnia, segnale che forse qualcosa all'interno dei processi di gestione dell'infrastruttura informatica vada modificato.