La nostra recensione del programma di sviluppo ed elaborazione fotografica PaintShop Pro 2018 di Corel e la notizia del rilascio dell'ultima versione standalone di Adobe Photoshop Lightroom hanno suscitato nella nostra community un'interessante e ricca discussione sulle possibili alternative. Da un lato il software di sviluppo e gestione di casa Adobe ora è offerto (e aggiornato) nelle sole versioni cloud con abbonamento mensile o annuale; dall'altro, a fronte di prezzi allettanti per i pacchetti base, per avere una suite completa affidandosi a Corel la cifra da sborsare (anche se solo 'una tantum') cresce rapidamente.
Per chi fosse alla ricerca di soluzioni a costo zero segnaliamo Darktable, programma open source che ultimamente ha guadagnato un certa schiera di ammiratori e che nella sua versione 2.4.0 segna un'importante pietra miliare, sbarcando anche sui sistemi Windows, dopo essere stata disponibile in passato solo per Linux e Mac. Con l'occasione dello sbarco sui sistemi operativi di casa Microsoft, Darktable si rifà il look e apporta una serie di miglioramenti alle sue funzionalità. Troviamo la possibilità di importare i settaggi di Lightroom e la rimozione del limite dei 51.200 ISO tra le sensibilità gestibili, oltre a un nuovo modulo per la riduzione degli aloni.
L'aggiornamento porta con sé la risoluzione di diversi bug, aggiunge il supporto a numerose fotocamere di recente presentazione, migliora la traduzioni (anche se nella versione italiana abbiamo trovato ancora qualche termine tradotto in modo inusuale) e aggiunge il supporto ai preset per il bilanciamento del bianco.
Le opzioni durante lo sviluppo dei file RAW sono davvero molte e la flessibilità degli strumenti è elevata. La versione Windows al momento ha alcune piccole limitazioni, come la necessità di driver speciali per il tether (il controllo remoto) delle fotocamere e la mancanza del supporto ai caratteri non-ASCII nei nomi dei file quando si esporta in TIFF. In generale ci è parso un buon software che vuole giocare coi propri file da appassionato di fotografia (con la possibilità ad esempio di un intervento molto ampio anche su come avviene la demosaicizzazione), ma è certamente è una soluzione meno semplice da usare dei classici software a cui è abituata la maggior parte delle persone, soprattutto richiede un lavoro più certosino e ben consapevole per raggiungere un risultato finale di pari qualità.