Cosa manca a un telefonino per essere un vero e completo atrumento fotografico? Per molti il fattore maggiormente limitante è rappresentato dalla focale fissa, senza la possibilità di restringere l'angolo di campo per catturare soggetti lontani o allargarlo per riprendere panorami. Hanno perciò in questi anni avuto discreto successo i kit di ottiche aggiuntive per smartphone, grazie ai quali i phoneografi possono ampliare la loro creatività. Olloclip è uno degli esempi più noti. Il fatto che non si tratti di un fenomeno da poco è testimoniato dalla discesa in campo di un nome mitico nel campo delle ottiche come Zeiss.
In collaborazione con il marchio statunitense Fellowes’ ExoLens, la casa tedesca ha infatti presentato un kit composto da tre aggiuntivi ottici da utilizzare su iPhone tramite un sistema di montaggio che posiziona le ottiche esattamente davanti alla fotocamera posteriore del Melafonino. Il sistema Exolens è già sul mercato da tempo (con ottiche non Zeiss) e permette di aggiungere al telefono le ottiche tramite un sistema di motaggio a vite, integrando anche un foro filettato per il montaggio su attacchi standard come i treppiedi. Come già accade per altri kit le ottiche a disposizione sono tre: un obiettivo tele, un grandangolo e un particolare sistema macro con un anello in plastica trasparente opzionale per posizionare gli oggetti alla corretta distanza di messa a fuoco, lasciando nel contempo passare la luce esterna (o quella del flash).
Per tutte le ottiche Zeiss promette elevati livelli di nitidezza e perfetto contenimento delle aberrazioni, due punti su cui spesso kit simili hanno prestato facilmente il fianco a critiche. Inoltre le lenti tele e grandangolare dovrebbero garantire distorsioni minime, grazie a un design asferico delle lenti, riducendo così un altro dei difetti tipici di questi aggiuntivi ottici. Zeiss ha fatto debuttare un nuovo nome per il design ottico delle lenti: Mutar. Si tratta di sistemi afocali (senza focale) con messa a fuoco all'infinito: è il sistema ottico del telefono ad occuparsi di regolare la messa a fuoco. L'agggiuntivo Macro è invece più complesso e si basa sullo schema Vario-Proxar, una novità del settore, visto che, come il nome suggerirà ai più esperti del marchio tedesco, si tratta di uno zoom. Saranno disponibili a partire dal secondo trimestre di quest'anno.