In calce alla news sul lancio della nuova compatta Leica V-Lux 30, sorella della Panasonic TZ20, un nostro utente commentava così: "Mi sono sempre chiesto come fa un'azienda come Leica a rimanere in vita. Ma quante fotocamere vendono?". Ebbene i risultati finanziari presentati da pochi giorni dall'azienda tedesca sembrano arrivare proprio per rispondere a questo quesito.
Leica Camera AG è un gruppo in ottima salute che dopo anni travagliati ha finalmente raggiunto risultati così buoni da promettere la distribuzione di dividendi, fatto che non si verificava dal 1997. In particolare si tratta di un dividendo di € 0,30 per azione, in tutto circa 5 milioni di euro. Il fatturato è aumentato nel 2010 del 57,3% rispetto all'anno precedente, passando da 158,2 milioni di euro a 248,9 milioni di euro. Importante il dato relativo ai ricavi, passati da 3,2 a 30,4 milioni di euro.
Il risultato è frutto dei buoni risultati che l'azienda sta ottenendo su tutta la linea: Leica M, Leica S, compatte e sport optics. È probabile che la scelta di Leica di continuare a dare grande peso, anche in termini economici, al proprio marchio sia stata la strategia vincente. Da una parte troviamo il lavoro ancora quasi artigianale degli operai tedeschi che assemblano a mano i prodotti di punta come Leica M e Leica S e le relative ottiche, dall'altra troviamo le compatte che per ogni singolo pezzo sono in grado di generare molti più ricavi rispetto alle gemelle Panasonic, grazie alla presenza del mitico bollino rosso.
Non va poi dimenticata la partnership proprio con Panasonic per assegnare il marchio Leica alle ottiche delle compatte e il mercato delle mirrorless, dove Leica ha appena rinnovato la sua presenza con il nuovo Summilux DG 25mm F1.4 presentato assieme alla nuova Panasonic Lumix GF3, di cui trovate un primo contatto nell'articolo pubblicato stamane e di cui potete saggiare le capacità dalla galleria fotografica che gli abbiamo dedicato.