Per la diffusione della cultura fotografica non è importante solo chi la fotografia la scatta, ma anche chi contribuisce a diffonderla: è questo il messaggio che vuole dare quest'anno il riconoscimento Outstanding Contribution to Photography 2020, nella cornice dei Sony World Photography Award. Si tratta della prima volta nella storia del premio, nato dalla collaborazione tra Sony e la World Photography Organisation, che il premio Outstanding Contribution to Photography viene conferito a qualcuno che non sia un fotografo.
Il prescelto è quest'anno, infatti, Gerhard Steidl, fondatore dell'omonima casa editrice tedesca, con sede a Göttingen. Fondata nel 1968, la casa editrice di Steidl ha avviato il proprio programma editoriale dedicato alla fotografia nel 1996, attività che, nel giro di pochi anni, ha portato alla realizzazione di quello che è tuttora il più vasto catalogo mondiale di libri di fotografia contemporanea.
Le pubblicazioni di Steidl abbracciano l’intera storia della fotografia, dai primi maestri ai maggiori fotografi contemporanei, e rappresentano l’espressione fotografica in tutte le sue forme, dall’arte alla moda, dalla fotografia documentaria a quella di strada e comprendono opere di nomi del calibro di Joel Sternfeld, Nan Goldin, Bruce Davidson, Robert Frank, Berenice Abbott, Robert Adams, Henri Cartier-Bresson, Karl Lagerfeld e Juergen Teller.
Nell’ambito della mostra dei Sony World Photography Awards 2020, che verrà allestita come tutti gli anni presso la Somerset House di Londra, le produzioni di Steidl verrano celebrate attraverso la presentazione del suo processo editoriale e l’esposizione di circa 80 delle sue pubblicazioni più famose, tra cui The Japanese Box (2001) pubblicato da Steidl con il marchio editoriale Edition 7L. Si tratta del cofanetto da collezione laccato nero, frutto della collaborazione tra Karl Lagerfeld e Gerhard Steidl.
A proposito del riconoscimento, Gerhard Steidl ha commentato: “È un onore essere insignito dell’Outstanding Contribution to Photography 2020. Da tipografo ed editore, uno degli aspetti che più apprezzo dei libri fotografici è che sono un medium democratico: avvicinano il grande pubblico alla fotografia. È per questo che sono particolarmente emozionato all’idea di allestire la mostra One Love, One Book: Steidl Book Culture. The Photobook as Multiple alla Somerset House. Sarà un’occasione per esporre alcune delle nostre pubblicazioni più ambiziose, per condividere alcuni segreti dell’arte libraria e, come mi auguro, per ispirare la futura generazione di editori”.