In molti ritengono che continuare ad aumentare la risoluzione dei sensori delle fotocamere compatte sia un gioco inutile, che sicuramente non va nella direzione di aumentare la qualità fotografica. Se nel comparto delle compatte premium (trovate tre esempi a questo indirizzo) anche i produttori si sono trovati d'accordo con questa idea, nel segmento delle compatte standard e delle bridge fino ad ora l'arma dei megapixel è stata fondamentale per il marketing.
Panasonic ha deciso di invertire questa tendenza con l'ultima sua superzoom in ordine di tempo, erede del modello Lumix FZ45 da 14 megapixel. La nuova Panasonic Lumix FZ47, infatti, adotta un sensore Hi-Speed CCD in formato 1/2,33" da 12,1 megapixel, una risoluzione ridotta rispetto al precedente. Il nuovo sensore, accoppiato all'elettronica della macchina, si concentra a migliorare la velocità dell'autofocus e a fornire supporto ai video Full HD 1080i (50/60 fps), oltre che raffiche di foto a 3,7 fps in piena risoluzione e 10 fps in risoluzione ridotta a 3 megapixel.
L'ottica è la stessa LEICA DC VARIO-ELMARIT stabilizzata con focale equivalente 25-600mm e zoom 24x: in questo caso ha però guadagnato il trattamento antiriflesso Nano Surface, che abbiamo visto utilizzato nell'obiettivo 25mm f/1.4 dedicato alle mirrorless Micro Quattro Terzi. La fotocamera offre display da 3" e 460k punti e mirino elettronico da circa 201.000 punti. Forse per non sovrapporsi alle compatte premium (come Lumix LX5, di cui trovate il nostro primo contatto a questo indirizzo) la nuova Lumix FZ47 non integra il supporto RAW.
Novità nella gamma Panasonic anche la compatta budget Lumix DMC-LS5, che a fronte di apparenza da entry level offre sensore da 14.1 megapixel, ottica con zoom 5x a partire da 26mm di focale equivalente e apertura massima di diaframma F2.8. In ambito video offre supporto 720p. La pone nel settore entry level la soluzione scelta per l'alimentazione: due batterie stilo AA.