Domani Olympus dovrebbe presentare il proprio piano di rilancio, dopo il difficile periodo seguito alle dimissioni di Micheal Woodford e alla scoperta della gestione fraudolenta degli anni '90. Il buco che si è scoperto nelle casse di Olympus supera il miliardo di euro e nei giorni scorsi abbiamo riportato delle voci che vogliono l'azienda nipponica effettuare importanti tagli per contenere i costi.
Questo sicuramente non sarà sufficiente a ripianare le finanze e Olympus dovrebbe affidarsi alla vendita di alcune delle sue quote per ottenere nuova liquidità. Tra i candidati avevamo riportato di Sony e Panasonic. Stando a Reuters la seconda è in pole position per entrare con una quota abbastanza elevata in Olympus. Si parla di una cifra compresa tra i 30 e i 50 miliardi di yen, ossia 380/635 milioni di dollari.
Abbiamo recentemente riportato anche delle difficoltà di Panasonic a livello finanziario, causate soprattutto dal settore TV, messo alle strette dalla concorrenza coreana. La mossa di Panasonic potrebbe avere due scopi principali: da un lato assicurarsi un'entrata nel mercato dei dispositivi medicali, dove Olympus detiene una solida leadership. Per Panasonic l'ambito medicale rappresenta al momento un piccola parte del proprio business, ma potrebbe essere una fonte di profitti più solida e stabile per il futuro rispetto ad alcuni settori dell'elettronica di consumo, come il mercato dei televisori.
Dall'altro lato Panasonic sembra interessata a non perdere il più importante partner del consorzio Micro Quattro Terzi: fino ad ora il dualismo Olympus/Panasonic è stato uno dei punti fermi del sistema che si trova sempre di più a fronteggiare l'agguerrita concorrenza degli altri sistemi mirrorless. Se crollasse Olympus, Panasonic forse farebbe fatica a reggere da sola il peso del sistema. Al momento Panasonic ha smentito seccamente le voci.