Panasonic ha annunciato la realizzazione di un nuovo sensore per le proprie fotocamere compatte e prosumer, come abbiamo modo di desumere dalle dimensioni stesse del sensore, ovvero 1/2,33". La casa giapponese di è fatta apprezzare in questi particolari settori grazie alla buona resa generale delle proprie fotocamere Lumix, alcune delle quali potranno godere dei benefici del nuovo sensore.
Indicato con il nome di νMaicovicon MOS, il nuovo sensore vanta una diagonale di 7,7mm (quella della tipologia 1/2,33" appena citata), con una risoluzione effettiva di 14 Megapixel. Il passaggio dalla tecnologia CCD a quella MOS ha permesso a Panasonic di ottenere rese migliori alle alte sensibilità, comunque già buone per le precedenti versioni in rapporto all'ambito di utilizzo, così come una resa colore e nitidezza che, stando ai dati dichiarati, fanno segnare un passo avanti rispetto ai modelli precedenti.
Panasonic ha lavorato molto anche per contenere il gap che separa i singoli fotodiodi sul sensore, strategia comune alle aziende che producono sensori per foto-videocamere. La risultante di tali sforzi, unita ai processi produttivi di 32nm e 45nm, ha permesso di realizzare un sensore con una sensibilità di 3050 el/lx/sec/μm2, la più elevata del settore. Si tratta questo di un valore prettamente indicativo, ma risulta interessante sulle potenzialità delle macchine fotografiche Panasonic che vedremo verso fine anno.
Il sensore da solo non permette di trarre conclusioni e ipotesi sui livelli di ISO che vedremo sulle fotocamere, poiché molto del lavoro viene svolto dal processore d'immagine adottato in accoppiata. Restano comunque chiari quali siano gli ambiti su cui Panasonic abbia investito tempo e denaro, allineandosi ai trend di maggiore interesse da parte dell'utenza appassionata, diffidente della corsa al megapixel ma più attenta a qualità a resa alle alte sensibilità. Il comunicato stampa ufficiale è disponibile sulle pagine di Akihabaranews.