Parrot presenta ANAFI e punta a sfidare DJI Mavic e Spark

Parrot presenta ANAFI e punta a sfidare DJI Mavic e Spark

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Un drone ripiegabile che si ispira nelle forme agli insetti volanti: ecco Parrot ANAFI, che dopo due anni di sviluppo punta a dare filo da torcere a DJI e ai suoi Mavic Air e Spark. Gira in 4K HDR e scatta immagini a 21 megapixel e offre manovre automatizzate ”

Sembrava che la concorrenza fosse stata ammutolita dagli ultimi prodotti della cinese DJI: il caso più eclatante era stato forse GoPro Karma, drone prima annunciato dal leader delle action camera e poi ritirato. In questi ultimi anni alle nostre latudini i francesi di Parrot hanno tenuto duro, puntando molto sui prodotti professionali ad ala fissa, ma continuando a sviluppare dietro le quinte qualcosa che potesse dare battaglia anche ai quadricotteri consumer di DJI.

Parrot ANAFI, questo il nome della nuova proposta del marchio transalpino. Sarà interessante provarlo e vederlo dal vivo, ma dai primi dettagli pare un velivolo in grado di dare filo da torcere a prodotti come Mavic Air. Parrot ANAFI punta anch'esso su un design ripiegabile. Interessante la scelta dei francesi, che si sono ispirati agli insetti volanti come gli imenotteri, e hanno puntato su un design asimmetrico dei bracci ripiegabili che reggono motori ed eliche. Il design è tripartito tra testa (dove è allogiata la gimbal con la fotocamera), il torace (che integra l'elettronica) e l'addome, che ospita la batteria.

Il peso di 320 grammi è davvero contenuto e lo fa sforare di poco dalla categoria dei 'trecentini'. La testa cardanica stabilizzata su tre assi ospita una fotocamera f/2.4 con sensore Sony IMX230, gestito da un processore Ambarella per registrare video 4K HDR a 30fps e 4K Cinema (4096x2160 pixel) a 24 fps e scattare immagini a 21 Megapixel. La fotocamera può essere orientata di +/- 90° in senso verticale e +/-40° in senso orizzontale e offre anche una stabilizzazione digitale per ridurre al minimo l'impatto di vibrazioni e movimenti. La fotocamera utilizza un'ottica con angolo di campo di 110° per scatti grandangolari, ma può scattare a risoluzione ridotta di 12 megapixel foto senza la distorsione tipica di quel tipo di ottica. È possibile memorizzare anche il DNG-RAW oltre all'immagine JPEG. In ambito video i filmati possono essere ripresi sfruttando tutto il sensore, per gli scatti grandangolari, o con dei ritagli in formato 4K e 1080p, che offrono uno zoom senza perdita di dettaglio di 1,4x e 2,8x.

La batteria ai polimeri di litio permette un'autonomia di 25 minuti e la ricarica può avvenire direttamente dal drone tramite la porta USB-C. Parrot ha ridisegnato le eliche per un volo più silenzioso. Il drone può essere guidato tramite radiocomando Parrot Skycontroller 3 sulle bande 2.4GHz e 5GHz, con il passaggio automatico su canali meno affollati, arrivando in campo aperto fino a 4km di raggio d'azione utile. Parrot ha anche sviluppato una nuova app - FreeFlight 6 - che offre manovre automatizzate, come SmartDronies e CineShots, sulla scia di quanto offerto dalla concorrenza. Discorso simile anche per la funzione Follow Me, su cui i tecnici Parrot hanno lavorato grazie all'utilizzo di una rete neurale che è stata 'allenata' usando un grosso database di persone e veicoli.

Il drone può volare con venti fino a 50km/h e ha una velocità massima di 55km/h. Il nuovo Parrot Anafi sarà disponibile a partire da 1° luglio al prezzo di 699€.


Commenti (6)

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Commento # 1 di: CapoHorn pubblicato il 07 Giugno 2018, 11:31
Immagino quanto la Dji se la stia facendo sotto con questo drone a forma di Imenottero gigante che però non ci vede.
Non ha alcun sensore a bordo che ti toglie di impiccio da eventuali errori, ennesimo errore dopo il BeBop 2 e l'altro drone, il "disco" che se ne hanno venduti 5 nel mondo è stato un grande successo.
Poi se ci mettiamo il software di controllo, dove per avere funzioni extra devi pagare a differenza di Mavic che le fornisce gratuitamente...
Vedremo...ma di certo se pensano di sfidare dji con quest'ape giocattolo partono già con il piede sbagliato.
Commento # 2 di: Ork pubblicato il 07 Giugno 2018, 12:15
Originariamente inviato da: CapoHorn
Immagino quanto la Dji se la stia facendo sotto con questo drone a forma di Imenottero gigante che però non ci vede.
Non ha alcun sensore a bordo che ti toglie di impiccio da eventuali errori, ennesimo errore dopo il BeBop 2 e l'altro drone, il "disco" che se ne hanno venduti 5 nel mondo è stato un grande successo.
Poi se ci mettiamo il software di controllo, dove per avere funzioni extra devi pagare a differenza di Mavic che le fornisce gratuitamente...
Vedremo...ma di certo se pensano di sfidare dji con quest'ape giocattolo partono già con il piede sbagliato.


il fatto che vogliano sfidare DJI lo pensa solo l'autore dell'articolo. Probabilmente neanche Parrot stessa crede in questa affermazione.
Commento # 3 di: CapoHorn pubblicato il 07 Giugno 2018, 12:21
Originariamente inviato da: Ork
il fatto che vogliano sfidare DJI lo pensa solo l'autore dell'articolo. Probabilmente neanche Parrot stessa crede in questa affermazione.


Hai ragione.
Ma Parrott dovrebbe quanto meno credere in un prodotto che entra in un mercato dove Dji non sbaglia un colpo. Con questo affare, non so con quali pretese possa competere con il catalogo che propone Dji.
Commento # 4 di: radeon_snorky pubblicato il 07 Giugno 2018, 12:34
parere personale:
se ci si deve affidare a sensori e assistenze varie meglio un bel giro in bicicletta
avere troppi aiuti e sistemi automatici fa perdere di vista la sicurezza (l'attenzione alla sicurezza, la percezione del pericolo) sia del drone, come oggetto pagato fior di quattrini, sia delle persone.
personalmente lo trovo un oggetto interessante, non tanto per il 4k in se ma sul fatto che si possano scegliere le modalità 24/25/30/48/50/60 sul classico 1080p e sulla possibilità di avere la cam a +90 -90 utilissima nel mio lavoro.

scelta super efficace quella di dotare ogni braccio di una antenna, meno bello il vedere quei 20 grammi in più (ma è una fisima da italiano, in quanto la normativa locale per ora ci grazia con i 300 grammi CON paraeliche) e appunto l'impossibilità di avere paraeliche

l'idea di un alleggerimento aftermarket è interessante ma la vedo un pelo dura (anche se non avendolo ancora in mano non posso esserne certo) in quanto il frame è super minimal senza canopy e orpelli estetici, la batteria ha connessione proprietaria e forse sistemi intelligenti di verifica della carica che impediscono l'uso di batterie più leggere.
Commento # 5 di: CapoHorn pubblicato il 07 Giugno 2018, 13:44
Originariamente inviato da: radeon_snorky
parere personale:
se ci si deve affidare a sensori e assistenze varie meglio un bel giro in bicicletta
avere troppi aiuti e sistemi automatici fa perdere di vista la sicurezza (l'attenzione alla sicurezza, la percezione del pericolo) sia del drone, come oggetto pagato fior di quattrini, sia delle persone.


Non sono d'accordo.
Anche se voli rigorosamente "a vista", un errore lo può commettere qualsiasi persona, anche il più esperto. Basta una folata di vento, per andare contro un'albero senza rendersene conto.
Oppure, basta fare manovre dove stai filmando qualcosa e non vedi bene lo schermo dello smartphone per via del sole (cosa peraltro molto frequente) per giocarsi il drone. Se costa 100€ te ne freghi, ma 700€ iniziano a non essere certo pochi.
Logico che ci vuole la testa e un'occhio alla sicurezza, ma gli occhi e la testa spesso non bastano, mentre invece un prodotto con sensori che vedono gli ostacoli (che può essere anche una persona) contribuisce proprio ad aumentarla la sicurezza rispetto ad uno che questi sensori non li ha.
Commento # 6 di: radeon_snorky pubblicato il 07 Giugno 2018, 14:21
Originariamente inviato da: CapoHorn
Non sono d'accordo.
Anche se voli rigorosamente "a vista", un errore lo può commettere qualsiasi persona, anche il più esperto. Basta una folata di vento, per andare contro un'albero senza rendersene conto.
Oppure, basta fare manovre dove stai filmando qualcosa e non vedi bene lo schermo dello smartphone per via del sole (cosa peraltro molto frequente) per giocarsi il drone. Se costa 100€ te ne freghi, ma 700€ iniziano a non essere certo pochi.
Logico che ci vuole la testa e un'occhio alla sicurezza, ma gli occhi e la testa spesso non bastano, mentre invece un prodotto con sensori che vedono gli ostacoli (che può essere anche una persona) contribuisce proprio ad aumentarla la sicurezza rispetto ad uno che questi sensori non li ha.

beh, il mio discorso era più sul NON affidarsi ciecamente ai sensori, poi ovviamente hai ragione tu.
poi trovi quelli che fanno il follow me montando in auto e pilotando alla cieca...