Pentak K-1 era stato uno dei prodotti più attesi del 2016 e il motivo è presto detto: ha rappresentato l'ingresso dello storico marchio giapponese nel mondo delle reflex digitali Full Frame. Il lancio era stato un po' travagliato, con annunci e ritardi, ma alla fine è arrivata sul mercato, con le carte in regola per soddisfare tutti i pentaxiani in attesa di un corpo in grado di sfruttare al meglio le ottiche nate per le reflex a pellicola 35mm. Ora Pentax-Ricoh annuncia un successore per questo prodotto, la nuova Pentax K-1 Mark II. La macchina utilizza lo stesso sensore full frame CMOS da 36,4 megapixel assistito dal processore d'immagine PRIME IV, ma frappone tra essi una nuova 'unità di accelerazione', che probabilmente opera in modo simile al co-processore LSI utilizzato da Sony nelle sue ultime mirrorless. Questo pre-processore dovrebbe essere in grado di migliorare il rapporto segnale/rumore. Non è una novità per Pentax, che utilizza sistemi simili sulle APS-C come K-70, ma ai tempi delle prima K-1 non era disponibile una unità adatta ad aiutare nella gestione della mole di dati in arrivo dal sensore 35mm da 36,4 megapixel.
Grazie all'integrazione di questa unità Pentax è riuscita a espandere la gamma ISO fino al valore di 819.200, un bel salto rispetto ai 209.400 ISO disponibili sul modello precedente alla voce sensibilità massima. Il prezzo da pagare per l'integrazione del co-processore è un maggiore consumo energetico, che fa diminuire la'autonomia da 760 a 670 scatti.
Il sensore è montato su un sistema di stabilizzazione a 5 assi e oltre alle funzioni di stabilizzazione, di inseguimento astri, di simulazione del filtro antialiasing aggiunge una nuova funzionalità definita 'Dynamic Pixel Shift Resolution': in pratica con questa modalità è possibile utilizzare la funzione Pixel Shift Resolution System, che combina 4 scatti per creare una unica immagine ad altissima risoluzione spostando il sensore di un pixel alla volta, anche a mano libera senza l'ausilio di un treppiedi.
Il corpo della macchina continua a essere resistente agli agenti atmosferici, a offrire un mirino a pentaprisma con copertura del 100% (ingrandimento 0,7x) e un display articolato da 3,2" e 1,04 milioni di punti. Pentax dichiara di aver aggiornato gli algoritmi autofocus del precedente sistema a 33 punti (25 a croce) per offrire migliori prestazioni nelle modalità a inseguimento di soggetti in movimento, punto che avevamo indicato come critico nella nostra recensione. La raffica non ha avuto aggiornamenti e continua ad attestarsi a 4,4 fps.
Altro punto critico era rappresentato dalla mancanza dei video in formato 4K, che continua a perdurare, mitigata solo in minima parte dalla possibilità di trasformare automaticamente foto scattate tramite intervallometro in timelapse 4K.
La nuova ammiraglia di casa PENTAX sarà disponibile da fine Marzo 2018, ad un prezzo suggerito al pubblico di 1999,00€ nella versione solo corpo con 4 anni di garanzia offerti dal servizio Fowa VIP. Pentax ha inoltre annunciato un servizio di aggiornamento a pagamento per i possessori della prima K-1: con 550$ sarà possibile sostituire la scheda del vecchio modello con quella aggiornata e accedere a tutte le novità della nuova Pentax K-1 MK II.