Army of the Dead, l'ultimo film diretto da Zack Snyder e attualmente in sesta posizione tra i titoli più visti in Italia secondo la classifica di Netflix, ha raccolto pareri piuttosto contrastanti sotto diversi punti di vista. Sarà stata per l'attesa e per il cast, in molti si aspettavano di più da un film zombie che ha come regista, ideatore e produttore Snyder.
Ma oltre alle critiche (più o meno accentuate), la realizzazione tecnica è stata al centro di un'intervista riportata dal sito Cinema Blend dove lo stesso regista ha spiegato come ha ottenuto quell'effetto così particolare con sfumati accentuati e immagini "simili a un sogno". L'idea? Unire nuove e vecchie tecnologie.
Army of the Dead, tra vecchi obiettivi e nuove videocamere
Con l'evoluzione della tecnologie legata alle fotocamere e videocamere, c'è stata anche una ripresa del mercato dell'usato per i vecchi prodotti, ora fuori produzione. Pur avendo a volte caratteristiche inferiori alle unità più recenti, si può riuscire a ottenere risultati d'impatto che diano immagini (o video) d'impatto senza ricorrere troppo alla post-produzione. E un esempio potrebbe essere proprio Army of the Dead.
Lo stesso Zack Snyder ha dichiarato di aver scelto di accoppiare un obiettivo come il Canon Dream, annunciato negli anni '60, con videocamere RED Cinema Monstro in grado di arrivare a registrare fino a 8K. Certo, esistono obiettivi moderni e probabilmente per certi versi anche più precisi, ma il risultato sarebbe stato diverso.
RED Cinema e Canon insieme agli zombie
Lo scopo di utilizzare un obiettivo con così ampia apertura, f/0.95, permette di ottenere un effetto sfocato/bokeh decisamente pronunciato. Questo fa in modo di poter "ritagliare" dalla scena i soggetti o gli oggetti che il regista voleva attirassero l'attenzione degli utenti durante la visione di Army of the Dead.
Il regista ha dichiarato "gli obiettivi erano questi Canon Dream costruiti negli anni '60. Obiettivi per il mercato consumer. Hanno un'apertura di f/0.95, quindi con una profondità di campo davvero ridotta. Questo crea quell'immagine sottile, onirica, sfocata".
E per le videocamere? "Le videocamere erano Red Monstro. Sono di RED Cinema. Videocamere incredibili. Le userò di nuovo, ogni volta che posso. Sono davvero fantastiche. Quindi sì, sofisticata e strana questa combinazione di alta tecnologia e bassa tecnologia, e questo è il mio timone. Prendere la cosa più tecnologica e la sporcherò".
Non è stato specificato da Snyder quale modello di videocamera RED Cinema Monstro è stato impiegato: infatti esistono due versioni chiamate in maniera simile (DSMC2 e Ranger). In entrambi i casi comunque si tratta di soluzioni professionali da oltre 50 mila euro in grado di registrare fino a una risoluzione 8K (8192 x 4320 pixel).
Il sensore per tutte e due i modelli ha una superficie di 40,96 x 21,60 mm con risoluzione di 35,4 MPixel. Le prestazioni parlano di 60 fps alla massima risoluzione permettendo anche il supporto a diversi formati professionali e a una gestione avanzata del colore.
L'obiettivo Canon Dream ha invece una lunghezza focale di 50 mm accoppiato a un'apertura massima di f/0.95 ed è stato commercializzato nel 1961. Il design ottico prevede 7 elementi suddivisi in 5 gruppi con un diaframma composto da 10 lamelle con un range di apertura tra f/0.95 e f/16. La minima distanza di messa a fuoco è pari a 1 metro e può impiegare filtri frontali da 72 mm. La costruzione è in metallo con un peso che si assesta sui 605 grammi.
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