Non c'è pace per Photokina. Dall'annuncio del cambio di formato del 2017 per la fiera tedesca, la più importante in ambito fotografico a livello mondiale assieme al CP+ di Yokohama (dopo la sparizione del PMA di Las Vegas, prima accorpato al CES e poi del tutto scomparso) ha visto sul suo cammino una difficoltà dopo l'altra. In quell'anno i vertici di Koelnmesse GmbH, ente che gestisce il polo fieristico di Colonia e organizza la Photokina, avevano deciso di abbandonare lo storico formato che vedeva il gotha della fotografia riunirsi ogni due anni in settembre, in favore di una forma annuale, accompagnata da un cambio di posizionamento sul caledario.
L'edizione 2018 è stata quindi l'ultima tenutasi con la vecchia formula, ma quella 2019 è subito inciampata: il cambio di calendario, con lo spostamento a maggio, ha posto questa edizione troppo vicina alla precedente, che essendo l'ultima dello storico formato ha visto tutti i marhci impegnarsi per fare bella figura. Per farla semplice, nessuno aveva abbastanza soldi da spendere pochi mesi dopo per l'edizione 2019, per altro probabilmente nemmeno novità così dirompenti da proporre al pubblico. L'edizione 2019 è stata quindi cancellata.
Poi è arrivato il Covid-19 ed è stata messa una croce anche sull'edizione 2020, con la decisione di sospendere anche l'edizione 2021, viste le nere previsioni di permanenza del virus e l'impatto economico sui consumi, rimandando tutto direttamente al 2022.
Ora arriva la tegola definitiva: non solo anche l'edizione 2022 è stata cancellata, ma l'intero progetto è stato sospeso. "Die photokina wird bis auf Weiteres ausgesetzt / Photokina will be suspended until further notice" questo il laconico titolo del comunicato stampa emesso da Koelnmesse. L'edizione dei 70 anni di Photokina - la fiera è nata nel 1950 - resta dunque attualmente una chimera e il destino dell'evento incerto.
"In declino sono il mercato fotografico nella sua interezza, ma anche il richiamo degli eventi come le grosse fiere sul pubblico e anche i tentativi di modifica alla formula di Photokina non sono riusciti a migliorare l'appeal della fiera" - ha detto Oliver Frese, Chief Operating Officer di Koelnmesse.
Il paradosso è che oggi vengono scattate molte più immagini di una volta e la comunicazione, anche quella privata, è sempre più visuale, soprattutto grazie a smartphone e social media, ma il formato della fiera non risponde più alle esigenze di operatori e consumatori, anche vista la scomparsa di enormi fette di quello che era lo storico mercato fotografico.
La decisione è stata presa in accordo con German Photo Industry Association. Le parole del presidente dell'associazione, Kai Hillebrand, lasciano poco spazio al futuro e hanno il sapore di un addio "We would like to take this opportunity to thank the team in Cologne for a tremendous 70 years together!”. Settanta e niente più. Addio per sempre Photokina?