Adobe ha scelto di rendere disponibili le nuove funzioni di Photoshop solo per chi utilizza la versione Photoshop CC, inclusa nell'offerta Adobe Creative Cloud con approccio Software as a Service. Tra le funzioni presentati all'ultimo Adobe MAX che in molti avrebbero voluto provare sulla propria copia di Photoshop installata in locale c'è sicuramente il filtro Camera Shake Reduction, che promette piccoli miracoli nel salvare le immagini dal micromosso.
La mancanza di supporto diretto di Adobe per le nuove funzionalità nelle versioni installate in locale dei suoi programmi apre ora il campo alle terze parti e i produttori di plugin non si sono lasciati scappare l'occasione. Piccure, ad esempio, ha sfruttato la grande attenzione generata da Photoshop per la riduzione del mosso delle immagini in post produzione per mettere sul piatto il suo plugin, al momento in beta gratuita (14 giorni di utilizzo). I requisiti di sistema sono Adobe Photoshop CS4 o successivi, Microsoft Windows 7 o Mac OS X 10.6 o successivi, 2GB di RAM e un processore dual-core da almeno 1,7 GHz.
Il sistema tenta di riconoscere il tipo di mosso che ha danneggiato l'immagine e prova ad applicare delle modifiche per compensare il movimento che ha portato all'apparizione del micro mosso, tramite complessi calcoli matematici. Messo alla prova su immagini reali, con un mosso abbastanza evidente, il plugin mostra un funzionamento perfettibile, anche se potrebbe comunque risultare utile per salvare delle foto mosse per stampe di formato non troppo grosso ed essere gradito quindi a una buona fetta di utenti consumer.