Grazie alla collaborazione tra 1854 Media e Sent Into Space (già nota per aver inviato un Redmi Note 7 nello Spazio) alcuni dei partecipanti al concorso fotografico Portrait of Humanity 2020 potranno vedere le proprie immagini con uno sfondo unico.
Marina Sersale (vincitrice del Portrait of Humanity 2019)
Infatti 200 fotografie selezionate per essere inserite in Portrait of Humanity 2020 saranno inviate nella stratosfera a quasi 34 chilometri di quota. Il tutto sarà accompagnato dalle riprese di una fotocamera a 360° che consentirà di riprendere l'impresa e dare ai fotografi una visione unica delle fotografie.
Ma non è finita qui! Perché le immagini saranno poi codificate in codice binario e trasmesse tramite onde radio nello Spazio, questo per dare la possibilità anche ad abitanti extraterrestri di godere dello spettacolo. Il messaggio di fondo rimane quello che ha da sempre accompagnato Portrait of Humanity: mostrare che c'è molto più che ci unisce rispetto a ciò che ci divide come umanità.
L'idea di mandare le fotografie di Portrait of Humanity 2020 ad alta quota e inviarle tramite segnali nello Spazio servirà anche come biglietto da visita per l'umanità nei confronti di possibili civiltà là fuori. C'è ancora tempo per inviare la propria candidatura.
Federico Redin (vincitore del Portrait of Humanity 2019)
Infatti la nuova scadenza per inviare le fotografie è stata prorogata fino al 21 Gennaio 2020 alle ore 23:59 (fuso orario del Regno Unito). Un'occasione unica per partecipare a un grande concorso fotografico.
I giudici che selezioneranno le fotografie saranno:
- Mallory Benedict, photo editor, National Geographic e Managing Director, Women Photograph (Stati Uniti)
- István Virágvölgyi: curatore del Capa Center (Ungheria)
- Caroline Hunter: picture editor, The Guardian (Regno Unito)
- Joe Sidek: fotografo e fondatore dell'Arts & Culture Festival di George Town (Malesia)
- Elizabeth Krist: consulting photo editor, NatGeo (Stati Uniti)
- Carol Allen-Storey: fotogiornalista e conferenziere (Regno Unito)