"Digitalizzare lo scibile": questo è uno dei mantra di Google e con il suo nuovo progetto il colosso di Mountain View aggiunge un ulteriore mattoncino al suo percorso. Si tratta di un'iniziativa attraverso la quale il Google Cultural Institute ha inviato un manipolo di fotocamere ad altissima risoluzione in giro per alcuni dei più famosi musei a livello mondiale per acquisire immagini digitali dei quadri. Stiamo parlando di immagini da 'diversi gigapixel': Google non è nuova a questo tipo di iniziative, ha già all'attivo la condivisione di immagini da ben 200 gigapixel, ma il nuovo progetto fa leva sulla Google Art Camera, una fotocamera robotizzata in grado di automatizzare - e quindi velocizzare - il processo di acquisizione delle immagini. Funziona acquisendo una serie di fotografie ravvicinate ad alta risoluzione di tutto il dipinto, immagini che vanno poi a creare il quadro totale. In un lavoro del genere la messa a fuoco è fondamentale e per essere sicuro di mettere a fuoco ogni singola pennellata (in alcuni quadri la profondità tra una e l'altra può variare parecchio) il sistema si avvale di un sistema di misurazione della distanza che combina laser e sonar.
Per gli utenti l'esperienza è quella di potersi avvicinare al quadro come se avessero una lente di ingrandimento per osservare ogni singola pennellata
"Alcuni dei lavori dei nostri migliori artisti sono fragili e sensibili alla luce e all'umidità. Con Art Camera i musei potranno condividere questi capolavori inestimabili con il pubblico globale assicurandone al contempo la conservazione per le generazioni future" - recita così una porzione del post del blog di Google che racconta l'iniziativa. Per gli utenti effettivamente l'esperienza è quella di potersi avvicinare al quadro come se avessero una lente di ingrandimento per osservare ogni singola pennellata, cosa impossibile da fare - per questioni di sicurezza - davanti ai quadri nella loro versione reale. Sarà possibile poi visitare molti musei senza doversi alzare dalla sedia.
Certamente parte dell'emozione di vedere il capolavoro dal vero viene persa guardando la versione digitale, ma c'è da dire che non sempre l'esperienza di vedere un quadro dal vivo può essere gratificante: basta pensare alla folla accalcata di fronte alla Gioconda al Louvre, situazione in cui non è certo facile fermarsi a contemplare il capolavoro vinciano. Sarà interessante vedere gli sviluppi di questo tipo di iniziative: combinando le immagini ad altissima risoluzione alla realtà virtuale i risultati potrebbero essere sbalorditivi. Se vi piacciono questo tipo di iniziative, che ne dite di dare un occhio alla Venere di Botticelli a 2 Gigapixel, oppure alla panoramica sul Monte Bianco a ben 365 Gigapixel?