L'estate è ancora in pieno svolgimento, ma già ci si prepara alle mostre fotografiche che arriveranno nei prossimi mesi. Un esempio è l'inaugurazione (il 7 novembre 2024) della mostra fotografica che promette di catturare l'essenza spirituale dell'India attraverso l'obiettivo di una talentuosa artista Ivana Sunjic. "Reborn - Through India To My Soul", la personale della fotografa specializzata in ritratto d'autore, fotografia di moda e fotografia di viaggio, aprirà i battenti presso la Rotonda di Talucchi della Pinacoteca Albertina.
Ivana Sunjic, docente della Nikon School e autrice di libri bestseller, presenta una selezione di 80 scatti realizzati nell'autunno 2023 in un piccolo ghetto di Varanasi, città considerata la capitale spirituale dell'India. Le immagini catturano l'essenza di un luogo dove, secondo la tradizione induista, il sacro fiume Gange offre agli uomini la possibilità di sfuggire al ciclo di vita, morte e rinascita noto come Samsara e Moksha.
Il progetto, finanziato tramite una campagna di crowdfunding che ha coinvolto oltre 100 donatori dal 2019, è stato realizzato nonostante i ritardi causati dalla pandemia. L'artista, di origine croata ma residente in Italia dal 2001, vanta una collaborazione passata con il rinomato fotoreporter Steve McCurry, considerato uno dei massimi esponenti della fotografia contemporanea.
La mostra, che rimarrà aperta fino all'8 dicembre 2024, sarà visitabile gratuitamente il sabato e la domenica dalle 10 alle 18. Per gruppi interessati, sarà possibile organizzare visite guidate infrasettimanali con la fotografa stessa, prenotando al numero 3279799185.
Attraverso il suo obiettivo, Sunjic esplora il tema della rinascita, catturando storie, paesaggi, tradizioni e sguardi di un paese millenario. Le sue immagini, intitolate "Reborn", fondono vita e morte, inizio e fine, in una rappresentazione unica di un paese noto per i suoi contrasti e la sua profonda spiritualità.
La fotografa ha dichiarato "il mio viaggio in India è consistito nel trovare una nuova fotografia, la mia. quella che non somiglia a nessun altro, quella che scava dentro e non ha scuse. Si esprime con un linguaggio riconoscibile e riconducibile a una cosa sola: a me stessa. Per me c’è una sola via d’uscita, buttarmi dentro a una ricerca fotografica travolgente. Affrontare i miei demoni, fotografarli, perdonandoli, uno a uno, chiedendo agli angeli di essermi di supporto e gioiosamente, rinascere".