La fotografia digitale, almeno quella di massa, è un fenomeno tutto sommato recente. La tecnologia che ci permette di scattare fotografie utilizzando un sensore come elemento sensibile al posto di pellicole ed emulsioni varie si può definire ancora all'inizio del proprio cammino, sebbene di strada ne sia stata fatta molta.
Allo stato attuale i sensori utilizzati negli apparecchi in grado di scattare fotografie (sarebbe riduttivo indicare solo le fotocamere, vista l'enorme diffusione di smartphone) sono principalmente di sue tipi, ovvero CCD e CMOS. In futuro potrebbe cambiare tutto, mettendo le basi a un'ennesima rivoluzione nell'affascinante mondo della fotografia.
Alcuni studiosi dell'università della Nanyang Technological University di Singapore hanno realizzato un sensore sperimentare in grafene, facendo una scoperta molto importante, ovvero che la sensibilità alla luce è risultata circa 1000 volte superiore a quella delle precedenti versioni. Ce ne parla Engadget a questo indirizzo, senza fornire molte informazioni purtroppo.
Siamo ovviamente di fronte a un rudimentale prototipo, ma è fuori di dubbio che le ricerche andranno avanti e non solo a Singapore. Le prime applicazioni pratiche potrebbero essere quelle di sensori video-fotografici per sistemi di videosorveglianza e satelliti, approdando poi al mercato per come è comunemente inteso. Passeranno anni, e rimane tutto da chiarire il percorso che porta alla commercializzazione di massa, ma è fuor di dubbio che se tutto ciò si verificherà sarà una rivoluzione memorabile, visto il drastico miglioramento in termini di sensibilità.