Alla sua tredicesima edizione, Photofestival 2018 si supera e apre con oggi il mese e più di avvenimenti fotografici nei confini della città metropolitana di Milano. Sono infatti 165 le mostre proposte dall'annuale rassegna dedicata alla fotografia d’autore promossa da AIF - Associazione Italiana Foto& Digital Imaging - dal 24 aprile al 30 giugno, oltre a diversi eventi collaterali, comprese alcune 'contaminazioni' con la musica jazz con interpreti del calibro di Enrico Intra, Claudio Fasoli e Giovanni Falzone.
La conferenza stampa di apertura con Carlo Sangalli, Presidente Camera di Commercio di Milano, Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Dario Bossi, Presidente Ascofoto e Roberto Mutti, Direttore Artistico Photofestival
“Innovazione Conoscenza Storia”, questo il titolo dell'edizione 2018 di Photofestival, che nella creazione del palinsesto ha avuto grande attenzione non solo ai Big (autori di primo piano, palazzi di grande importanza storica, gallerie importanti), ma ha voluto abbracciare anche le periferie e autori giovani ed emergenti. Almeno una biblioteca per ognuno dei municipi della città di Milano ospiterà una mostra, ma è da rilevare anche la partecipazione dei comuni limitrofi alla città meneghina.
Inoltre Photofestival prosegue la stretta collaborazione avviata da tempo con il Comune di Milano, contribuendo con il proprio palinsesto a valorizzare la seconda edizione della Milano PhotoWeek, l’iniziativa interamente dedicata alla fotografia promossa dal Comune e in programma dal 4 al 10 giugno 2018. Saranno circa trenta gli eventi di Photofestival organizzati nel corso della settimana, con opening di mostre e altre iniziative.
La conferenza stampa di lancio di Photofestival 2018 è stata l'occasione per visitare le quattro mostre che aprono oggi a Palazzo Castiglioni, Corso Venezia 47, Milano, uno dei più bei esempi del Liberty d'Italia. Manfrotto, un partner della 13° edizione di Milano Photofestival, ha inaugurato nei momenti successivi alla conferenza la retrospettiva internazionale “Picture of Life. La fotografia come riscatto sociale”, che rimarrà apertra al pubblico dal 24 aprile al 7 maggio presso gli spazi dello storico palazzo. L’esposizione racconta, attraverso 40 scatti, altrettante storie di persone provenienti da contesti disagiati, che nella fotografia hanno trovato una nuova dimensione di riscatto, guardando il mondo da una nuova prospettiva.
Gianni Maffi racconta la genesi della sua mostra
Nell'atrio dello scalone di Palazzo Castiglioni troviamo poi la mostra "7458 km" di Gianni Maffi, un viaggio lungo le coste italiane (la cui lunghezza dà il titolo al progetto fotografico). Caratterizzate da un particolare stile cromatico e compositivo, le fotografie raccontano un'Italia molto diversa e altresì uguale a sé stessa nelle contraddizioni e nei contrasti.
Gianni Di Maio racconta i suoi scatti
Altre due mostre completano l'esposizione a Palazzo Castiglioni e nascono dall'occhio e dalla mano di due artisti trapiantati nel capoluogo lombardo dal sud. Giorgio Di Maio con il suo occhio da architetto propone degli scatti quasi pittorici del progetto 'Milano in Armonia' che 'rubano' particolari della città e li assemblano in grossi pannelli da tre serie di quattro fotografie ciascuna. Un lavoro da apprezzare a diversi livelli: sulla singola foto, sul racconto che vuole fare la singola serie e sull'acccostamento totale delle 12 foto nel loro complesso.
"Cerco di catturare e comunicare le emozioni con uno scatto" - Jacopo Matteo Golizia
Jacopo Matteo Golizia è un giovane autore che vuole, attraverso gli scatti del proprio progetto 'Energia del Vuoto', fissare e trasmettere delle emozioni. In particolare tutto ruota attorno al concetto del vuoto, non nella sua accezione negativa, ma nella sua forma di 'motore immobile della creazione'.
Tutte le mostre resteranno aperte al pubblico fino al 7 maggio e rappresentano l'occasione per vedere alcuni ambienti del palazzo che spesso non sono accessibili al pubblico.
Tutte le informazioni sul sito www.milanophotofestival.it/