Sì, Leica ha davvero presentato una fotocamera a pellicola da 22.500€

Sì, Leica ha davvero presentato una fotocamera a pellicola da 22.500€

di Roberto Colombo, pubblicata il

““Leica M Edition 70” affonda le radici nel sistema nato nel 1954 e ancora oggi in uso e si presenta con una speciale finitura in platino che, oltre a garantire un aspetto esclusivo, rende la fotocamera anche estremamente robusta e durevole”


Commenti (88)

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Commento # 81 di: the_joe pubblicato il 02 Novembre 2024, 15:26
Originariamente inviato da: Qarboz
Ma credi veramente che quel video sia La Verità? Non hai un briciolo di nozioni sull'argomento per contestare almeno alcune dichiarazioni? E non hai notato le contraddizioni? Cioè, "spiega" (notare le virgolette) cos'è la grana della pellicola, e poco dopo afferma che la pellicola non ha risoluzione. Poi parla dei formati delle pellicole, in mm: c'è l'8, il 16, il 35 e il 65. Sessantacinque millimetri? Ma quando mai... Inoltre afferma che le videocamere digitali tentano di simulare la pellicola tramite filtri che introducono "difetti" (ma prima parlava di formati raw...), per rendere meno perfetta la ripresa: in pratica ha detto che il digitale è meglio. Ma ne ha dette molte altre di castronerie.
Le uniche cose sensate di quel video le trovi nell'ultimo commento, evidentemente scritto da chi ne capisce


Il 65mm esiste, è stato usato per girare Oppenheimer, al mondo ci sono poche sale che possiedono un proiettore di questo formato, in Italia credo sia solo una o nessuna per cui chi ha visto il film in una sala normale, ha visto la proiezione della copia fatta in digitale.

Per il resto è inutile parlare con chi non ha la più pallida idea di cosa stia parlando, ma continua a pontificare.
Commento # 82 di: Qarboz pubblicato il 02 Novembre 2024, 16:04
Originariamente inviato da: the_joe
Il 65mm esiste, è stato usato per girare Oppenheimer, al mondo ci sono poche sale che possiedono un proiettore di questo formato, in Italia credo sia solo una o nessuna per cui chi ha visto il film in una sala normale, ha visto la proiezione della copia fatta in digitale.

Per il resto è inutile parlare con chi non ha la più pallida idea di cosa stia parlando, ma continua a pontificare.


Vero, errore mio non avendo controllato. Il 70mm proiettato deriva dal 65mm usato per le riprese, ero convinto che usassero lo stesso formato per le riprese e la proiezione. Bene, anche oggi ho imparato una cosa nuova
Commento # 83 di: demon77 pubblicato il 02 Novembre 2024, 16:45
Originariamente inviato da: the_joe
Il 65mm esiste, è stato usato per girare Oppenheimer, al mondo ci sono poche sale che possiedono un proiettore di questo formato, in Italia credo sia solo una o nessuna per cui chi ha visto il film in una sala normale, ha visto la proiezione della copia fatta in digitale.

Per il resto è inutile parlare con chi non ha la più pallida idea di cosa stia parlando, ma continua a pontificare.


Però questo mi porta ad una domanda:
Il GIRATO, quindi le varie scene "grezze" sono fatte con la pellicola.. ma poi tutto il resto come fanno a farlo?
Intendo effetti speciali a tutti i livelli, editing del colore e di tutti i vari parametri, il montaggio, le aggiunte ecc?
Perchè, a parte lo sbattimento immane.. ma per buona parte di queste cose è proprio impossibile ottenere risultati decenti (o farle del tutto) usando le antiche tecniche analogiche.

Quindi che fanno? Girano su pellicola, poi conventono tutto in digitale per la post produzione e poi riversano di nuovo tutto su pellicola per la proiezione?
Perchè se è così l'uso della pellicola perde davvero qualsiasi senso.
Commento # 84 di: zoomx pubblicato il 02 Novembre 2024, 17:13
Originariamente inviato da: blobb
Chi ti ha detto che ogni volta che fai una copia c’è degrado?


Il fatto che di solito se vuoi riprodurre qualcosa usi il master e non una copia della copia della copia.
Ma puoi provare da te a fare 10 copie di copie e vedere cosa succede.

Originariamente inviato da: blobb
Stai dicendo una cavolata immane evidentemente non sei mai entrato in una camera oscura a sviluppare un negativo, io L ho fatto per anni, il negativo le lo fissi per bene non si degrada minimamente , e le sue copie sono sempre della stessa qualità


E come fai a stabilire che un negativo non si è degradato?


Originariamente inviato da: blobb
nessuno dice che dopo 50 anni non ci sia degrado in un negativo , anche se lo sviluppi bene ma sopratutto lo fissi e lavi bene il degrado non è cosi elevato, ma a questo punto ti dico un HD od un ssd dopo 50 anni non si degradano?
poi c'è il problema dei programmi, un file di 50 anni fa riesci a leggerlo ?


Veramente l'hai detto tu: il negativo le lo fissi per bene non si degrada minimamente. Adesso un minimo di degrado c'è.

Poi anche il digitale richiede conservazione ma qui basta duplicarlo, anche più volte.

Originariamente inviato da: blobb
perciò possiamo dire che una pellicola puoi conservarla tranquillamente per 50 anni senza problemi, mentre con il digitale ogni tot anni devi fare una copia...

Dipende come la conservi, mica tutti hanno un ambiente controllato in temperatura e umidità come fanno alla NASA.
Io di roba in pellicola ne ho, diapositive e negativi, a partire dal 1980 e l'invecchiamento è evidentissimo. Le pellicole più resistenti si sono confermate le Kodachrome ma questo lo sapevo già solo che lo svoluppo, con i laboratori solo a Parigi, era diventato un incubo.

Originariamente inviato da: blobb
no siamo partiti dalla qualità di uno scatto o video e la sua conservazione, nessuno sano di mente va a fare un servizio all'esterno di un matrimonio con un banco ottico od una 6x6, e riconosco tutta la comodità che ha una fotocamera digitale , ma se parliamo di qualità estrema la pellicola è ancora superiore. idem per la conservazione una pellicola se fatta/trattata bene dura decenni, un file non si sa anche perchè c'è una obsolescenza dei formati.


Gli astronomi, che a ricerca di qualità mi sa che battono tutti, usano il digitale da decenni. E guarda un po', tutte le fotografie digitali delle sonde degli anni 70 non hanno avuto problemi di conservazione, di formato o quanto altro.

Del resto la più antica foto digitale è del 1957 ed è arrivata fino a noi.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Ma è una scansione di uno scatto su pellicola. È il figlio di uno degli ingegneri Kodak di allora.

Wikipedia dice che la prima foto interamente digitale è del 1975, sempre Kodak, anche se credo si riferisca alla prima macchina digitale.
Commento # 85 di: the_joe pubblicato il 02 Novembre 2024, 17:15
Originariamente inviato da: demon77
Però questo mi porta ad una domanda:
Il GIRATO, quindi le varie scene "grezze" sono fatte con la pellicola.. ma poi tutto il resto come fanno a farlo?
Intendo effetti speciali a tutti i livelli, editing del colore e di tutti i vari parametri, il montaggio, le aggiunte ecc?
Perchè, a parte lo sbattimento immane.. ma per buona parte di queste cose è proprio impossibile ottenere risultati decenti (o farle del tutto) usando le antiche tecniche analogiche.

Quindi che fanno? Girano su pellicola, poi conventono tutto in digitale per la post produzione e poi riversano di nuovo tutto su pellicola per la proiezione?
Perchè se è così l'uso della pellicola perde davvero qualsiasi senso.

Sai che non ho mai indagato su questo aspetto, nei circoli abbiamo parlato un po' di questa scelta controcorrente e atipica di usare la pellicola e in un formato particolare, ma non siamo mai andati oltre.
Sarebbe interessante da capire come è stata fatta tutta catena.
Commento # 86 di: jepessen pubblicato il 02 Novembre 2024, 19:17
Originariamente inviato da: demon77
Però questo mi porta ad una domanda:
Il GIRATO, quindi le varie scene "grezze" sono fatte con la pellicola.. ma poi tutto il resto come fanno a farlo?
Intendo effetti speciali a tutti i livelli, editing del colore e di tutti i vari parametri, il montaggio, le aggiunte ecc?
Perchè, a parte lo sbattimento immane.. ma per buona parte di queste cose è proprio impossibile ottenere risultati decenti (o farle del tutto) usando le antiche tecniche analogiche.

Quindi che fanno? Girano su pellicola, poi conventono tutto in digitale per la post produzione e poi riversano di nuovo tutto su pellicola per la proiezione?
Perchè se è così l'uso della pellicola perde davvero qualsiasi senso.


Originariamente inviato da: the_joe
Sai che non ho mai indagato su questo aspetto, nei circoli abbiamo parlato un po' di questa scelta controcorrente e atipica di usare la pellicola e in un formato particolare, ma non siamo mai andati oltre.
Sarebbe interessante da capire come è stata fatta tutta catena.


Non hanno convertito la pellicola in digitale, e gli effetti speciali non sono fatti al computer, ma sono VFX... Ma di post-produzione tipo bilanciamento del colore etc non so pronunciarmi. In realta' nel primo articolo viene detto che un po' di CGI viene utilizzata per bilanciare l'esplosione, ma di piu' non c'e' scritto...

https://www.studiobinder.com/blog/o...ctical-effects/
https://www.latimes.com/entertainme...ion-created-vfx
https://www.hollywoodreporter.com/m...ots-1235573104/
Commento # 87 di: zoomx pubblicato il 03 Novembre 2024, 09:06
Originariamente inviato da: jepessen
Non hanno convertito la pellicola in digitale, e gli effetti speciali non sono fatti al computer, ma sono VFX... Ma di post-produzione tipo bilanciamento del colore etc non so pronunciarmi. In realta' nel primo articolo viene detto che un po' di CGI viene utilizzata per bilanciare l'esplosione, ma di piu' non c'e' scritto...

https://www.studiobinder.com/blog/o...ctical-effects/
https://www.latimes.com/entertainme...ion-created-vfx
https://www.hollywoodreporter.com/m...ots-1235573104/


Si, niente CGI ma pare che per l'esplosione furono usate telecamere digitali
https://www.nationalgeographic.it/o...-eventi-storici

Grandissimo rispetto per chi riesce ad ottenere effetti speciali senza CGI, è un arte nell'arte.

L'uso della pellicola nel cinema però non è solo nostalgia, ricordiamo che il cinema è arte, non deve riflettere la realtà, e già si vede a partire dai colori che non sono mica quelli reali.
Commento # 88 di: zoomx pubblicato il 04 Novembre 2024, 22:45
Nel 2001 fu proiettata una copia restaurata di 2001 odissea nello spazio.

Disse la moglie di Kubrik
Il restauro del film
di Katharina Kubrick Hobbs
Si tratta veramente di una nuova stampa di 2001. La copia appartiene al British Film Institute ed è stata pagata da John Paul Getty. Sono molto eccitata dall'idea di rivedere il film come era stato progettato per essere visto. Stanley ha supervisionato il processo. Ho visto il film l'anno scorso alla sua Premiere all'NFT, National Film Theatre. Arthur C. Clarke venne apposta dallo Sri Lanka per assistere alla proiezione. Ricevette una standing ovation, del tutto meritata, e anche io stessa dovetti raccontare un paio di cose. Gulp! Stanley aveva lavorato su questa nuova stampa in collaborazione con il BFI. Credo ci vollero circa 5 anni. Adesso appartiene alla loro collezione. Anche il suono della copia è piuttosto impressionante.

alt.movies.kubrick, 14 Aprile 2000
Traduzione dall'inglese per ArchivioKubrick


Quindi il restauro partì circa nel 1995, forse prima, 27 anni dopo la prima del film.

Del resto durante la proiezione le pellicole vengono investite da una luce potente: quanto possono durare?


Edit: dimenticavo la fonte
https://www.archiviokubrick.it/oper...001nel2001.html
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