Lo stabilizzatore di immagine è sempre più una caratteristica che accompagna sia gli obiettivi di fascia professionale quanto quelli di fascia intermedia. Ogni casa produttrice utilizza le proprie sigle o acronimi per indicare la presenza di giroscopi e accelerometri che aiutano a ridurre l'effetto micromosso. Sigma, nota casa di obiettivi per fotocamere reflex con attacchi universali, utilizza l'acronimo OS ovvero Optic Stabilizer.
Man mano che i diversi modelli di obiettivi vengono rinnovati, l'introduzione del sistema di stabilizzazione diventa quasi un obbligo, ecco quindi che agli inizi di febbraio Sigma presenta il nuovo modello Sigma 17-70 mm F/2,8-4 DC HSM OS MACRO, un evoluzione dell'omologo vetro che ancora non adottava la dicitura OS.
Sigma 17-70 mm appartiene alla famiglia di obiettivi dedicati al formato ridotto come indica la sigla DC: il barilotto in plastica lascia largo spazio alla ghiera gommata dello zoom che ne facilita l'impugnatura, meno generosa è la ghiera della messa a fuoco manuale. Il peso complessivo si attesta a 535 g e le dimensioni vedono alla sbarra un diametro del barilotto di 79 mm per una lunghezza di 89,9 mm.
I punti di forza di questo vetro risiedono nella luminosità e nell'adozione del motore ad ultrasuoni HSM che consente messe a fuoco rapide e molto silenziose. Pur presentando la dicitura MACRO, il reale rapporto di riproduzione alla minima distanza di messa a fuoco è di 1:2,7, valore che permette si riprese ravvicinate ma non propriamente macro.
Modello | Sigma 17-70 mm F/2,8-4 DC HSM OS MACRO |
Angolo di vista | 72.4 ° - 20.2 ° |
Schema ottico | 17 elementi in 13 gruppi (adozione di lenti ELD) |
Numero di lamelle del diaframma | 7 |
Minima distanza di messa a fuoco | 22 cm |
Massimo rapporto di ingrandimento | 1:2,7 |
Diametro Filtri | 72 mm |
Peso | 535 g |
Dimensioni | 79 x 88.9 |
Baionetta | Sigma,Canon,Nikon,Pentax,Sony |
Diaframma a 7 lamelle e adozione di lenti a bassa dispersione completano la dotazione del nuovo Sigma 17-70 mm F/2,8-4 DC HSM OS MACRO.