L'annuncio più grosso di Photokina 2018 è stato certamente quello della collaborazione tra Leica, Panasonic e Sigma per istituire la L-Mount Alliance, consorzio a tre per sviluppare prodotti attorno alla stessa baionetta con compatibilità incrociata. Tecnologicamente l'innesto full frame è quello inaugurato da Leica SL. Panasonic ha calato nel corso del mese di febbraio i suoi assi, con S1 e S1 R, la seconda recentemente oggetto della nostra positiva recensione.
Ora arriva il turno di Sigma, che cala le sue carte e svela il suo primo corpo full frame L-Mount, la nuova Sigma fp, che sta per 'fortissimo pianissimo'. Si tratta della più piccola fotocamera 35mm digitale sul mercato, con un peso di soli 370 grammi. Sigma ha osato sul corpo, ma è stata più conservativa sul fronte del sensore, non puntando su un Foveon, ma su un classico elemento CMOS BSI retroilluminato da 24.6 megapixel, con autofocus a rilevazione di fase. La macchina può muoversi tra le sensibilità di 100 e 25.600 ISO con espansione all'intervallo 6-102.400 ISO.
La macchina ha un otturatore del tutto elettronico e supporta autofocus mirato all'occhio e HDR, con la possibilità di memorizzare file RAW DNG a 14 bit. Molto interessante la raffica che si attesta a 18 fotogrammi al secondo, anche se con una profondità di soli 12 scatti. Non è dotata di mirino ma solo di display touchscreen da 3,2" e 2.1 milioni di punti. Sigma ha disseminato un'interessante quantità di tasti sul corpo e non ha lesinato sulle connessioni, che includono HDMI, flash Sync, microfono, USB 3.1 e porta per comandi remoti.
D'interesse anche il comparto video, con 4K/24p DNG video a 12-bit, con waveform monitor e timecode. Un sistema di dissipazione del calore garantisce il funzionamento del sensore anche durante le riprese video più lunghe senza problemi di surriscaldamento. Prezzi e disponibilità saranno annunciati in autunno e Sigma ha anche lasciato intravedere la possibilità di utilizzare in futuro anche il sensore Foveon, la mossa che in molti si aspettavano.