Dopo le sue SD14 e SD15, Sigma al Photokina, che si è appena chiuso a Colonia ha rinnovato la sfida al mercato delle reflex, continuando a puntare sull'interessante soluzione del sensore CMOS Foveon X3, ora nella versione aggiornata che equipaggia laneonata Sigma SD1.
Il sensore Foveon si differenzia dalla gran parte di quelli utilizzati in altre reflex per la mancanza del filtro colore di tipo Bayer: il sensore è costruito su più strati, ognuno sensibile a una certa componente della radiazione luminosa. In pratica se nei sensori normali ogni pixel è sensibile a un solo colore, a causa del filtro posto innanzi ad esso, e la ricostruzione delle altre due componenti avviene in base alle informazioni dei pixel vicini con l'algoritmo di demosaicing, nella soluzione adottata da Sigma ogni pixel è sensibile alle tre componenti principali della luce.
Nelle sue prime uscite il sensore Foveon, in formato APS-C, forniva 14.45 megapixel di risoluzione, ricostruiti sui dati in arrivo dai tre strati a circa 4,81 megapixel ciascuno: ora la risoluzione di ogni strato è passata a circa 15 megapixel (4800x3200 pixel) e il file in uscita è dato per 46 megapixel. Come nei modelli precedenti il bocchettone (innesto Sigma SA) è stato sigillato da un vetro, in modo da evitare l'entrata di polvere nel vano che ospita specchio e sensore.
A Colonia era esposto un prototipo non funzionante, per cui non possiamo esprimere un parere diretto se non sull'ergonomia, che si mantiene in linea con il buon livello delle uscite precedenti. Dotata di flash integrato GN 11 la nuova Sigma SD1 offre mirino con copertura 98% e ingrandimento 0,95x, sistema autofocus a 11 punti con doppi sensori a croce, display posteriore LCD da 3" e 460.000 punti. Lo storage delle immagini avviene su scheda Compact Flash. Al momento l'azienda non ha rilasciato ulteriori dettagli soprattutto in merito a prezzi e commercializzazione.