Da oggi fino al 20 febbraio si terranno le Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Oltre alle sfide tra i vari atleti ci saranno molti fotografi pronti a catturare momenti magici e vittorie da parte degli sfidanti. Avere con sé la giusta attrezzatura sarà fondamentale per scattare fotografie indimenticabili, un po' come successo a Göran Strand alla Coppa del Mondo di Biathlon. Cosa accade se a un fotografo cade una fotocamera molto costosa? Lo ha scoperto a sue spese un modello di Sony A1 proprio in apertura delle Olimpiadi invernali.
Il video di poco meno di un minuto è sconsigliato a chi possiede una fotocamera Sony e ha a cuore il suo corpo macchina. Del resto si tratta di un modello professionale pensato anche per sopportare qualche "maltrattamento" durante il suo utilizzo anche grazie al corpo in lega di magnesio. Allo stato attuale non è chiaro se la fotocamera abbia subito danni ingenti anche se qualche pezzo si stacca mentre rovinosamente rotola dalla discesa ghiacciata.
Sony A1 e il centro di assistenza alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022
Una delle fortune del fotografo che possedeva quella Sony A1 è che la società nipponica ha schierato un imponente centro di assistenza proprio per le Olimpiadi invernali di Pechino 2022, un po' come avviene per tutti i grandi eventi sportivi. Questo significa che, oltre a un probabile secondo e/o terzo corpo macchina, potrebbe anche riparare la sua unità (o restituirla al centro nel caso fosse a noleggio).
Secondo quanto riportato il produttore nipponico ha portato 250 corpi macchina e 600 obiettivi disponibili per il noleggio. Tra i primi troviamo soluzioni di fascia alta pensate proprio per eventi di questo genere come Sony A1, A9 e la versione aggiornata, A9 II (presentata nel 2019). Per quanto riguarda le ottiche i fotografi possono richiedere il FE 12-24 mm F2.8 GM o il FE 14 mm F1.8 GM. Non mancano ovviamente gli zoom come il G Master FE 100-400 mm o il FE 200-600 mm F5.6-6.3 G OSS fino ai grandi teleobiettivi FE 400 mm F2.8 GM OSS e FE 600 mm F4 GM OSS. Alcuni fotografi, come Nick Didlick (15 Olimpiadi all'attivo), hanno portato con sé alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 la propria strumentazione.
In particolare Didlick può contare su cinque Sony A1 (due utilizzate da remoto), due Sony A9 II (utilizzate da remoto), un 12-24mm f2.8, un 14mm f1.8, un 24mm f1.4, un 35mm f1.4, due 24-70mm f2.8 (uno utilizzato da remoto), un 50mm f1.2, due 135mm f1.8 (uno utilizzato da remoto), due 70-200 f2.8 MKII (uno utilizzato da remoto), due 100-400mm f4.5-5.6 (uno utilizzato da remoto), un 400mm f2.8, un 600mm f4, un 50mm Tilt-Shift e due teleconverter (1.4X e 2.0X).
Tornando invece alla Sony A1 (protagonista dello sfortunato evento), ricordiamo che si tratta di un modello di punta presentata poco più di un anno fa. Questa mirrorless può contare su un sensore full-frame da 50,1 MPixel (Exmor RS) con 759 punti di messa a fuoco (AF a rilevamento di fase) e messa a fuoco intelligente per persone e animali. Il cuore delle operazioni è il nuovo processore BIONZ XR che promette velocità superiori ai precedenti modelli.
Per i fotografi sportivi c'è anche la capacità di scatto a raffica fino a 30 fps alla massima risoluzione e la possibilità di registrare video 8K 30p o 4K 120p. Non manca il sistema IBIS a 5 assi da 5,5 stop. L'EVF è da 0,64" con risoluzione di 9,4 MPixel con copertura del 100%. Nella zona posteriore c'è anche un display da 3" da 1,44 MPixel. La sensibilità varia da 100 ISO a 32.000 ISO (o 50 ISO a 102.400 ISO in modalità estesa). Il prezzo al pubblico per il solo corpo macchina della Sony A1 è pari a 7300 euro.
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