Sony Alpha A200: ecco la terza reflex

Sony Alpha A200: ecco la terza reflex

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Sony aggiorna il modello con cui è entrata nel segmento delle reflex digitali presetando al CES di Las Vegas la Sony Alpha A200. Sensore CCD da 10.2 megapixel e diversi piccoli aggiustamenti al progetto”


Commenti (35)

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Commento # 21 di: street pubblicato il 07 Gennaio 2008, 15:42
Originariamente inviato da: MiKeLezZ
ho capito .. no perchè vedo gente che continua a dire "ma che minchia fai, spendi 250 euro per una compatta? sono buttati via, devi minimo farti la reflex da 900 euro e comprarti 18 ottiche", così sono andato a vedere se effettivamente valeva la pena, e dal basso della mia conoscenza fotografica non mi sembrava


no, é che é proprio diverso lo scatto, oltre al risultato.

Poi, che un buon fotografo con compatta faccia meglio di un "tecnologo fotografo-wannabe" é indubbio.
Dai una usa-e-getta in mano ad un buon fotografo e tirerà comunque fuori scatti mediamente migliori del "popolo".

la reflex come detto ha più "tridimensionalità" e aiuta maggiormente a comporre la scena. Se non hai mai guardato attraverso un pentaprisma/pentaspecchio é difficile da spiegare, ma c'é proprio un abisso. E io non lo ricordavo (prima della mia avevo una olympus superzoom, da "bimbo" usavo una canon AE1, quindi te lo dico con cognizione di causa).

La reflex ti fa proprio isolare il soggetto dal resto, complice la minor pdc, e questo ti fa selezionare quel che vuoi scattare.

E non é neanche vero che non ci son differenze se la usi in automatico tra una compatta e una reflex (se sai cosa stai facendo e conosci il mezzo).
usare una reflex in manuale e far coincidere la barretta dell' esposizione allo zero equivale all' uso della modalità program, priorità di tempi o priorità di diaframma. Nè più né meno. La macchina sceglierà una coppia tempo/diaframma per esporre a zero, tanto quanto hai fatto tu in manuale.
Allora, quale é la differenza? Nessuna.

Anzi, una. Che tu stai pensando a quale coppia usare quando invece potresti dedicarti a come comporre.
Commento # 22 di: maharbal pubblicato il 07 Gennaio 2008, 16:45
C'è anche da dire che le reflex sono create per poter utilizzare al meglio i comandi manuali, mentre le compatte, pur disponendo di molte possibilità di regolazione, son quasi sempre macchinose. Con la mia vecchia, ma pur sempre dignitosissima Canon A80, posso regolare la velocità e l'apertura a piacimento, ma alla fine mi riduco a non farlo per la scomodità del meccanismo stesso. Non parliamo della messa a fuoco manuale... Per me le compatte, meglio ancora se longzoom, sono ottime per crescere assieme, soprattutto se dotate di comandi manuali. Una reflex nelle mani di un neofita o di uno che all'idea di aprire un libro di tecnica fotografica vengon le bolle non la vedo proprio. In alternativa van benissimo per le foto di tutti i giorni, soprattutto quando danno la possibilità di correggere gli automatismi che, spesso, non è che siano il massimo. Purtroppo a un certo punto i limiti comincia a saltar fuori e, per chi ha esigenze e disponibilità, le reflex son quel che cerca, tenendo conto che spesso son anche specializzate per un certo lavoro. Maggiori megapixel contro maggior velocità operativa...
Commento # 23 di: Kvochur pubblicato il 07 Gennaio 2008, 17:13
Oltre a tutto ciò aggiungo, basta che dai un'occhiata al mio sito nella gallery http://www.altovolo.it/gallery.html

Ci sono circa un centinaio di fotografie e l'80% di esse semplicemente NON si poteva fare con una compatta. Non sto parlando di qualità minore o maggiore, proprio non le facevi affatto.

Non c'è nulla di professionale, niente di speciale tecnicamente, e i soggetti non sono certo fantascientifici.
Semplicemente i soggetti sono troppo lontani e non si può avvicinarsi (uso spesso tele), alcune sono di notte (tra l'altro sul sito non ci sono perché fuori tema ma ho fatto splendide foto notturne in ambiente cittadino illuminato con ottica f1.7 a tutta apertura, stabilizzatore e macchina anche a 800ISO. Non mi sembra che sia una cosa strambissima girare di notte per le città a fare foto, è divertente ma con una compatta sarebbe stato impossibile...niente f1.7, rumore da paura agli alti ISO...), altre sono di soggetti che si muovono velocemente dove servono AF veloci, macchina reattiva (molte compatte sono lente) e preferibilmente raffica.

Notare poi che non ho parlato di MEGAPIXEL...che sono una delle cose più inutili. Quelli sì che sono un vero specchietto per le allodole, a meno di non sapere cosa si sta comprando (e quindi poi abbinarle ad un ottica spaziale: faccio notare che é evidente da tutti i test MTF che la maggior parte delle ottiche amatoriali NON raggiunge la risolvenza nemmeno di una 6MPixel).
In pratica per contenere i prezzi e ingannare gli sprovveduti, ti vendono reflex da 900euro (tiro cifre esemplificative) con un ottica da 99euro per fare il magico 999. Così hai una super-reflex ma che non sfrutterai mai. L'acquirente informato sa che A PARITA' DI SPESA puoò otternere risultati MOLTO SUPERIORI prendendo una reflex da 500euro + ottica da 500euro. Ma ovviamente sarebbe magari da 8Mpixel invece di 14 quindi se proponessero un tale kit sul mercato non ne venderebbero nemmeno uno perché l'UTONTO direbbe "min@## oh! Questa c'ha 14Megabyte l'altra c'ha solo 8 e costa uguale, prendo la prima".

Detto questo, dipende dall'uso...e dallo scopo. Per quanto mi riguarda ci aggiungo anche il fatto che fotografare in MANUALE, decidendo IO la resa finale mi piace, esattamente come qualcuno si può divertire di più con il cambio manuale piuttosto che automatico.
Poi se uno fa solo foto ricordo della sua ragazza in vacanza, e NON si diverte anche nell'atto stesso del fotografare (anche qui...de gustibus...c'è chi ama mangiare funghi e gli interessa averli solo pronti nel piatto...io mi diverto anche a cercarli per boschi e mi da' più piacere quando li mangio ), non fa foto notturna, non fa foto d'azione, non fa macro seria, non fa foto naturalistica o di qualsiasi soggetto piccolo e lontano dove non ti puoi avvicinare...la compattina va benissimo.

Io stesso vorrei anche comprarmi una compattina per certi usi (foto ricordo quando faccio una salita in bici...sapete spendere una follia per risparmiare 100g sulla bici da corsa e poi portarsi dietro 2Kg di reflex peraltro richiedendo uno scomodo zaino, visto che non la puoi mettere nella tasca della maglietta da ciclista), ma non rinuncio alla reflex
Commento # 24 di: (IH)Patriota pubblicato il 07 Gennaio 2008, 17:14
Originariamente inviato da: Willy_Pinguino
...perchè stando sotto ai 4 MP di risoluzione ALLA STAMPA, un sensore nano e un full-frame fanno praticamente la stessa cosa...


Non credo proprio che i risultati siano in alcun modo paragonabili , basta fare un ritratto con una compatta dal microsensore piuttosto che con una reflex munita di 50ino (lente da 100€) per avere differenze come tra il giorno e la notte e non solo come sfocato ma anche come gamma dinamica e come resa cromatica.

chi ha manico sa comporre la scena, e una compattina a quel punto può far buona figura anche confrontata con una reflex top level :-)


Ci sono dei limiti tecnici nelle compatte che possono essere insormontabili anche se sei un supermanico,non a caso poi buona parte di quelli che hanno "manico" hanno sempre un'attrezzatura adeguata alle loro capacità , mai mi è capitato di vedere fotografi in pista fotografare con compatte ultrazoom piuttosto che professionisti in studio che fotografano con delle compattine.

Per contere i prezzi le compatte hanno sensori piccolissimi e densissimi (tanti megapixel tirano di bestia) in modo da poter usare lenti dal raggio di copertura molto ridotto (minor vetro ottico=minor costo) ma sfruttando un fattore di moltiplicazione piu' alto (FOV) in modo da permettere escursioni focali che si spingono oltre l' inutile.

Il tutto deve costare poco , anzi piu' che poco dovrei diresempre meno.

E' ovvio che questo non puo' sposarsi con la parola qualita' , ci sara' pure un perchè non sono pochi quelli che si dotano di attrezzatura da svariate migliaia di € , dubito lo facciano solamente per poterdi vantare di avere il massimo

Ciauz
Pat
Commento # 25 di: Willy_Pinguino pubblicato il 07 Gennaio 2008, 17:32
Originariamente inviato da: street

E non é neanche vero che non ci son differenze se la usi in automatico tra una compatta e una reflex (se sai cosa stai facendo e conosci il mezzo).
usare una reflex in manuale e far coincidere la barretta dell' esposizione allo zero equivale all' uso della modalità program, priorità di tempi o priorità di diaframma. Nè più né meno. La macchina sceglierà una coppia tempo/diaframma per esporre a zero, tanto quanto hai fatto tu in manuale.
Allora, quale é la differenza? Nessuna.

Anzi, una. Che tu stai pensando a quale coppia usare quando invece potresti dedicarti a come comporre.


Su ciò che non ho citato sono assolutamente daccordo, su quanto sopra riportato invece... se non inizi a pensare alle coppie tempo diaframma, come fai a capire per logica (e non per intuito o a caso o senza affidarti agli automatismi delle varie macchine) che influsso ha sulla foto? con la pellicola capire che succede in un'inquadratura era immediato come lo è adesso (lo vedi nell'obbiettivo...) ma capire l'effetto di tempo e diaframma era un processo quasi empirico o molto, molto macchinoso (da qualche parte devo ancora avere il quadernetto dove mi son segnato tempo e diaframma dei miei primi rullini a reflex...). con le digitali scatti e guardi... puoi capire subito e imparare è molto più semplice... e confrontarti con una scena difficile diventa alla tua portata...

altrimenti puoi sempre fare come quelli che "ci fanno" ... ho sentito io con le mie orecchie un cliente di un amico fotografo lamentarsi che il programma della sua eos20D per le riprese in condizione di luce spot (foto teatrali con soggetto sovraesposto e fondo scuro) faceva davvero schifo, e che probabilmente doveva passare alla eos5D per questo motivo... poi quando giusto per il gusto di intromettermi gli ho chiesto se aveva provato a correggere l'esposizione, per sovra e/o sottoesporre, se aveva usato la lettura esposimetrica corretta (spot) e se aveva usato la messa a fuoco manuale... indovinate le risposte...
Commento # 26 di: (IH)Patriota pubblicato il 07 Gennaio 2008, 17:55
Originariamente inviato da: Willy_Pinguino
.. poi quando giusto per il gusto di intromettermi gli ho chiesto se aveva provato a correggere l'esposizione, per sovra e/o sottoesporre, se aveva usato la lettura esposimetrica corretta (spot) e se aveva usato la messa a fuoco manuale... indovinate le risposte...


Potrei sbagliarmi ma da ex possessore di 20D non mi risulta che questa avesse l' esposizione spot (3%) sul centrale come invece ce l' hanno 30D e 5D e via dicendo , sicuro che potendo visionare immediatamente gli scatti starare di 1EV abbondante l' esposimentro era un attimo .

La messa a fuoco manuale su reflex digitale è quasi sempre sconsigliabile quando si usano diaframmi particolarmente aperti (classica situazione da teatro) anche con i vetrini di messa a fuoco appositi , non ci sono microprismi o stigmometri e necessariamente servono lenti F2.8 o piu' veloci (che non è roba che sta nel corredo "medio", l' AF è sempre piu' veloce e preciso.

Riguardo le coppie tempo/diaframma nelle compatte le differenze tra lo scattare con diframmi aperti o chiusi si puo' vedere solo sul tempo , la PDC molto vasta rende di difficile comprensione il lavoro del diaframma (in molti con le bridge si chiedono ma scattare 1/250 F4 o 1/60 F8 cosa cambia ?).

Nelle reflex avendo lunghezze focali effettive piu' importanti (in mm) ed essendo TTL il "lavoro" che fa il diaframma è di immediata comprensione , cosi' come con un po' di esperienza (neanche tanta visto che la puoi rivedere subito) puoi capire se i tempi sono abbastanza veloci per fermare quello che ti serve.Con la pellicola era un po' piu' un casino (ti dovevi segnare sul quadernetto le impostazioni di scatto), ora con il digitale , gli EXIF e la possibilita' di poter variare gli ISO senza cambiare rullo è tutto moooolto piu' facile


Ciauz
Pat
Commento # 27 di: street pubblicato il 07 Gennaio 2008, 18:13
Originariamente inviato da: Willy_Pinguino
Su ciò che non ho citato sono assolutamente daccordo, su quanto sopra riportato invece... se non inizi a pensare alle coppie tempo diaframma, come fai a capire per logica (e non per intuito o a caso o senza affidarti agli automatismi delle varie macchine) che influsso ha sulla foto? con la pellicola capire che succede in un'inquadratura era immediato come lo è adesso (lo vedi nell'obbiettivo...) ma capire l'effetto di tempo e diaframma era un processo quasi empirico o molto, molto macchinoso (da qualche parte devo ancora avere il quadernetto dove mi son segnato tempo e diaframma dei miei primi rullini a reflex...). con le digitali scatti e guardi... puoi capire subito e imparare è molto più semplice... e confrontarti con una scena difficile diventa alla tua portata...

altrimenti puoi sempre fare come quelli che "ci fanno" ... ho sentito io con le mie orecchie un cliente di un amico fotografo lamentarsi che il programma della sua eos20D per le riprese in condizione di luce spot (foto teatrali con soggetto sovraesposto e fondo scuro) faceva davvero schifo, e che probabilmente doveva passare alla eos5D per questo motivo... poi quando giusto per il gusto di intromettermi gli ho chiesto se aveva provato a correggere l'esposizione, per sovra e/o sottoesporre, se aveva usato la lettura esposimetrica corretta (spot) e se aveva usato la messa a fuoco manuale... indovinate le risposte...


beh, basta aver usato una reflex moderna per sapere che anche in P (modalità automatica) puoi scegliere la coppia tempo/diaframma.
E da nessuna parte ho detto che uno lo fa a caso (anzi, ho detto che devi sapere cosa fai e conoscere il mezzo).

C'é chi dice che la usa in M e poi si limita a mettere la linguetta al centro preciso. Figurati, io sono così "indietro" che la uso in P compensando l' esposizione e ruotando la rotellina se voglio più o meno pdc o più o meno tempo

Tra avere la macchina sempre pronta, comporre, dare un' occhio alla coppia ed eventualmente ruotare la rotellina per variarla oppure mettersi lì, leggere l' esposizione, il tempo, poi il diaframma, poi ricomporre e scattare, scusami, eh, ma non vedo la differenza se non un procedimento più laborioso.

Poi, ovviamente, c'é anche il caso in cui o non puoi che usare M (es: foto in cui non puoi avere una lettura spot affidabile o ti serve più di 2 ev di compensazione) o foto in cui hai una serie di scatti nelle medesime condizioni di illuminazione e quindi scegli o il tempo o il diaframma.

O volte in cui sei alla "canna del gas" e vuoi i tempi più brevi possibili, e quindi usi la priorità di diaframma.
Commento # 28 di: StM pubblicato il 07 Gennaio 2008, 18:52
Originariamente inviato da: street
suvvia, certe prove si fanno col cavalletto e con luce controllata, D(igital) P(hotograpy) Review é un sito specializzato, mica fa i test a mano libera...

Appunto, volevo sottolineare che in un contesto reale (mano libera, e non ditemi che è raro con una compatta) la minore sensibilità a cui era impostata la compatta avrebbe comportato una foto a maggior rischio mosso. Ma son finezze.

Grazie MiKeLezZ di aver postato i link delle pagine dei confronti (in cui in effetti non paragonano direttamente compatte e reflex).
Commento # 29 di: si3v pubblicato il 07 Gennaio 2008, 21:11
Per MiKeLezZ:

La differenza dell'esempio che hai postato all'inizio è minima. L'unica differenza è che con la reflex quella è una base di partenza. Con la compatta sai che tecnicamente oltre non puoi andare. Con la d50, invece dell'obiettivo kit, puoi montare qualcosa di più evoluto e allora i risultati possono migliorare. Sto parlando riferendomi ad una persona che ha voglia di progredire. La macchina fotografica è un mezzo, non un fine, se uno vuole il Click & ready, la compatta va egregiamente bene. Io negli esempi postati, più che la nitidezza (che è UNO tra le decine di parametri che noto in uno scatto) ho notato subito il contrasto, abbastanza equilibrato nella d50 ed esagerato nella compatta. Dal contrasto sono passato al passaggio tonale e subito ho notato la non corretta riproduzione dell'oggetto in plastica verde da parte dalla compatta, segno che lo spazio colore deve essere l'sRGB, che ha proprio nel verde un grosso limite. (consultazione molto rapida eh, potrebbe essere altro, ma credo proprio che la d50 sia stata settata in spazio colore Adobe). Queste sono solo 2 considerazioni veloci. Spesso la nitidezza a video sembra poca, ma una volta stampata magicamente la foto appare bilanciata, piacevole, mentre le foto "a video" nitide, una volta stampate appaiono false.

Un paio di esempi? Queste foto con una compatta NON le fai.
http://farm2.static.flickr.com/1226...a4870249c_o.jpg

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http://farm3.static.flickr.com/2090...73115659b_b.jpg

http://farm2.static.flickr.com/1146...ab44511c1_o.jpg

p.s. scusate lo spam con le foto, era solo per far capire. Una foto in studio è troppo poco per capire l'uso on the road di un apparecchio fotografico.
Commento # 30 di: kedante pubblicato il 07 Gennaio 2008, 22:41
Ma scusate l'ignoranza, che differenza c'è tra la A200 e la A700 per giustificare una differenza di prezzo di più di 500 euro? Se è veramente l'obbiettivo che fa la differenza, come può esserci questa differenza di prezzo nel solo corpo macchina? È giustificato? È meglio prendersi la A200 e spendere quei 500 euro per un obiettivo migliore?
Grazie... saluti!!
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