Su Business Magazine abbiamo parlato dei dati relativi alle vendite di sensori nel 2010 da parte di Sony: ne è emerso un quadro in cui Sony spadroneggia in alcuni settori (come i sensori per videocamere) e in cui il colosso nipponico trae i suoi maggiori guadagni da due segmenti opposti, i cellulari e le reflex. I primi hanno un numero di pezzi vicino al miliardo, ma rappresentano il 36% delle vendite, i secondi pur essendo in quantità solo l'1%, rappresentano il 27% del fatturato della divisione sensori.
La seconda parte della presentazione contente i dati, a cura di Yasuhiro Ueda Senior General Manager, Image Sensor Business Division, Semiconductor Business Group di Sony, si concentra maggiormente, getta lo sguardo sui futuri sviluppi della tecnologia dei sensori. Sony conferma che i maggiori sviluppi arriveranno dai sensori CMOS (a scapito dei CCD), soprattutto dalle versioni retroilluminate, in grado per costruizione di essere più efficienti nella raccolta della luce incidente.
Un grande passo in avanti sarà costituito per Sony dai sensori Super Reality, studiati per offrire un visione 'migliore dell'occhio umano'. Come già proposto da Kodak qualche anno fa, per migliorare le prestazioni di gamma dinamica e in condizioni di scarsa illuminazione, Sony ha pensato di modificare il filtro Bayer inserendo anche dei pixel 'bianchi' (non filtrati e quindi trasparenti), per massimizzare la raccolta di radiazione luminosa.
In questo tipo di approccio naturalmente diminuiscono le informazioni relative ai colori, ma un algoritmo di demoisaicing ottimizzato dovrebbe comunque essere in grado di ricostruire correttamente la scena a livello cromatico. Al momento non è nota la roadmap relativa al nuovo tipo di sensore, sarà interessante vedere tempistiche di arrivo e le prestazioni reali dei nuovi Super Reality Sensor e le eventuali mosse della concorrenza.