Sony: nuovi sensori per cellulari fino a 16,41 megapixel

Sony: nuovi sensori per cellulari fino a 16,41 megapixel

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Sony spinge in alto l'asticella della risoluzione per i sensori dedicati al mondo mobile: fino a 16,41 megapixel per un sensore CMOS back-illuminated della serie Exmor R”


Commenti (61)

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Commento # 51 di: yossarian pubblicato il 09 Ottobre 2010, 13:59
Originariamente inviato da: paul83
Ok, ti ringrazio! Cmq vedo che l'argomento è molto complesso, ed è difficile per l'utente normale sapere quali siano le vere conoscenze scientifiche in merito! ce l'avevo solamente con chi fa sparate più a sensazione che ad altro!


figurati
Ti porto un altro esempio, visto che ho parlato di 7d in un post precedente. Sulla 7D hanno fatto un gran lavoro per contenere il rumore ed avere una buona GD: microlenti gapless di spessore ridotto per migliorare l'angolo di incidenza della radiazione sul singolo pixel, riduzione dell'area occupata dai circuiti elettronici tipici di un sensore cmos che sui FSI occupano parte dell'area che dovrebbe essere riservata alla cattura della luce. Traslazione dello spettro del rumore verso frequenze più alte, sul modello di quanto avviene con la serie 1D (questo significa che il rumore c'è ancora ma è meno fastidioso perchè si presenta più in forma di puntini che di blocchetti, detto in termini molto poco rigorosi ). Hanno fatto anche un intervento direttamente sull'elaborazione dei file raw (che sulle nikon è stato adottato da d300 e d3) di spostamento dello spettro di rumore di un blackframe verso valori negativi. Questo significa che anche i file raw escono filtrati.
Però, nonostante tutto, con scarsa illuminazione, la 7d prende ancora almeno uno stop dalla d3s che è semplicemente l'elaborazione di un progetto di oltre 3 anni fa
Commento # 52 di: bongo74 pubblicato il 09 Ottobre 2010, 23:15
io non concepisco un cellulare che faccia le foto, figuriamoci sti robi...
la gente dovrebbe smettere di comprare sti aggeggiazzi
Commento # 53 di: tuttodigitale pubblicato il 10 Ottobre 2010, 11:29
Originariamente inviato da: yossarian
figurati
Questo significa che anche i file raw escono filtrati.
Però, nonostante tutto, con scarsa illuminazione, la 7d prende ancora almeno uno stop dalla d3s che è semplicemente l'elaborazione di un progetto di oltre 3 anni fa

Diciamo che le prende, anche secondo i canonisti, anche dalla d300.
La cosa curiosa, sempre secondo i possessori di queste camere, per sfruttare i 18MP servono ottiche fisse serie L. Gli zoom, tranne a quanto sembra 70-200 is II e il 70-200 f/4 is, non sono tanto risolventi.

Originariamente inviato da: paul83
P.S. la f31 è più un eccezione che conferma la regola. La canon g10 e g11 ? non le ho, ma spulciando in rete noto una migliore resa agli iso più alti della g11 ma che per molti non è poi cosi importante che avere diminuito la risoluzione visto che scattano prevalentemente a bassi iso, insomma accontentare tutti alla fine non si può!

Per quanto riguarda la g11 e la g10...beh la risoluzione maggiore della g10 la vedi alla sensibilitò minima. Più sali di sensibilità più questa diminuisce. a 200 iso sono praticamente identiche. A 400 iso la g11 risolve più della g10 al dispetto del minor numero di MP.

Non è un'eccezione che conferma la regola.
Non credo neppure che i tecnici fujifilm abbiano avuto fortuna.
Forse la tecnologia superccd è vicino ai suoi limiti quindi ad un'aumento del numero di pixel corrisponde ad una diminuzione della resa in condizioni di scarsa luce.
Sembra che non siano disponibili sensori con tecnologie alternative che eguaglino il livello qualitativo di questi CCD dal costo esorbitante.



Se le grandi dimensioni del sensore delle reflex mette, in parte, una pezza alla tecnologia CMOS ricavando dall'utilizzo della stessa diversi vantaggi come la velocità di acquisizione, diminuzione dei consumi, ma soprattutto la diminuzione del costo dell'elemento sensibile, nelle compatte dove i sensori sono piccolissimi (e alla luce di quello che vediamo oggi) il CCD è l'unico che può garantire una più alta qualità delle immagini.

Detto papale papale: se i tecnici fujifilm non sono riusciti ad eguagliare la resa nonostante l'utilizzo del binning (la diversa disposizione dei filtri colore è servita proprio per renderla efficace) dopo 5 anni, è lecito pensare che non siano in grado di farlo se non con tecnologie che saranno disponibili in seguito. Sbaglio?

PS il Foveon nelle sue prime incarnazioni aveva una resa ridicola agli alti iso nonostante la dimensione generosa dei fotodiodi. Sembrerebbe che questo problema sia dovuto alla completa assenza di un circuito di amplificazione prima della conversione A/D.
In pratica rimanere la fotocamera impostat a 100 iso con esposizione sballata di 3ev non comportava nessun svantaggio rispetto ad una stessa foto scattata correttamente a 800 iso.
Commento # 54 di: marchigiano pubblicato il 10 Ottobre 2010, 14:07
Originariamente inviato da: the_joe
Non sarebbe meglio fare direttamente foto da 5MP magari migliorandone la qualità globale in fatto di gamma tonale ecc????


meglio si ma anche più costoso penso, e poi la gente non lo comprerebbe

Originariamente inviato da: yossarian
la teoria evidenziata è portata avanti da qualche "esperto improvvisato" ma non ha basi scientifiche. A parità di tecnologia, sensori più grandi hanno meno rumore perchè hanno pixel più grandi. A parità di tecnologia e dimensioni, sensori più affollati producono più rumore. Questo perchè non è affatto vero che è possibile, tramite resizing, tirar fuori, da 4 pixel più piccoli, lo stesso SNR di un pixel di dimensioni 4 volte maggiori (test sperimentali e formule dimostrano l'esatto contrario). L'unico modo perchè ciò avvenga è fare hardware binning ma, in tal caso, si abbassa la risoluzione.


ma pixel più grandi necessitano di più energia di controllo e quindi maggiori consumi e stadi di alimentazione più grossi e costosi no?

Originariamente inviato da: tuttodigitale
Diciamo che le prende, anche secondo i canonisti, anche dalla d300.
La cosa curiosa, sempre secondo i possessori di queste camere, per sfruttare i 18MP servono ottiche fisse serie L. Gli zoom, tranne a quanto sembra 70-200 is II e il 70-200 f/4 is, non sono tanto risolventi.


ma per piacere... questa gente li ha visti i test su photozone? se sulla 7d ci metti il ciofegon hai una resa morbida, se ci metti un 70-200f4 hai una bella nitidezza

prendi una 30d e ci metti il ciofegon e ottieni la stessa resa morbida, ci metti il 70-200 e ottieni la nitidezza...

in entrambi i casi ovviamente la 7d cattura più dettaglio della 30d

siamo arrivati ad aps da 18mp e ancora girano sti discorsi, riuscirà a cadere questo mito quando arriveremo a 30mp? penso di no dato che ancora oggi c'è gente che fa la prima ricarica del cellulare tutta la notte...
Commento # 55 di: yossarian pubblicato il 10 Ottobre 2010, 15:04
Originariamente inviato da: tuttodigitale
Diciamo che le prende, anche secondo i canonisti, anche dalla d300.
La cosa curiosa, sempre secondo i possessori di queste camere, per sfruttare i 18MP servono ottiche fisse serie L. Gli zoom, tranne a quanto sembra 70-200 is II e il 70-200 f/4 is, non sono tanto risolventi.


con la d300 il divario è inferiore ma c'è da considerare che tra d300 e d300s, a livello di sensore, l'unica variazione è stata quella di utilizzare microlenti più efficienti nel convogliare la luce sui pixel. Quindi, di fatto, è lo stesso progetto con qualche aggiustamento atto semplicemente ad aumentare la QE. Quello che intendevo dire è che, nonostante la 7d sia quanto di più evoluto ci sia, a livello di aps-c, per il contenimento del rumore, i suoi 18 Mpixel, in condizione di scarsa illuminazione, rappresentano un handicap nei confronti di un prodotto che è da 3 anni sul mercato
Commento # 56 di: yossarian pubblicato il 10 Ottobre 2010, 20:15
Originariamente inviato da: marchigiano

ma pixel più grandi necessitano di più energia di controllo e quindi maggiori consumi e stadi di alimentazione più grossi e costosi no?


è il contrario. Ogni pixel ha uno schema fisso che, solitamente, prevede la presenza di 3 o 4 stadi con relativi transistor e dram di tipo 3t o 4t per immagazzinare i dati. Ci sono anche schemi di circuiti di memoria che prevedono la presenza di più transistor ma questo è indipendente dalle dimensioni del fotodiodo. La tensione di alimentazione di ogni transistor dipende dal processo produttivo adottato. A parità di processo produttivo posso decidere se adottare uno schema con 3, 4 o più transistor (ognuno ha dei pro e dei contro anche a livello di SNR) e posso decidere se avere pixel più grandi o più piccoli.
Di fatto, quello che cambia è il numero di pixel e, di conseguenza, il numero di transistor totali da alimentare. Altro elemento da considerare è l'amplificazione: pixel più piccoli hanno un SNR più basso e richiedono una maggiore amplificazione.
L'andamento della tensione di alimentazione non ha una relazione lineare con le dimensioni del singolo pixel ma, comunque, per qualunque processo produttivo, al decrescere delle dimensioni del singolo pixel aumenta la tensione di alimentazione necessaria per l'intero sensore.
Commento # 57 di: bongo74 pubblicato il 10 Ottobre 2010, 20:24
è ora che la gente si svegli e che inizi a comperare solo quello che serve veramente..
iniziamo con display bianco-nero che si vedono anche in mezzo al sahara
continuo con cellulari senza lettori audio video
e senza fotocamera
Commento # 58 di: marchigiano pubblicato il 11 Ottobre 2010, 14:07
Originariamente inviato da: yossarian
è il contrario. Ogni pixel ha uno schema fisso che, solitamente, prevede la presenza di 3 o 4 stadi con relativi transistor e dram di tipo 3t o 4t per immagazzinare i dati. Ci sono anche schemi di circuiti di memoria che prevedono la presenza di più transistor ma questo è indipendente dalle dimensioni del fotodiodo. La tensione di alimentazione di ogni transistor dipende dal processo produttivo adottato. A parità di processo produttivo posso decidere se adottare uno schema con 3, 4 o più transistor (ognuno ha dei pro e dei contro anche a livello di SNR) e posso decidere se avere pixel più grandi o più piccoli.
Di fatto, quello che cambia è il numero di pixel e, di conseguenza, il numero di transistor totali da alimentare. Altro elemento da considerare è l'amplificazione: pixel più piccoli hanno un SNR più basso e richiedono una maggiore amplificazione.
L'andamento della tensione di alimentazione non ha una relazione lineare con le dimensioni del singolo pixel ma, comunque, per qualunque processo produttivo, al decrescere delle dimensioni del singolo pixel aumenta la tensione di alimentazione necessaria per l'intero sensore.


pensavo fosse stato come sulle cpu e gpu, che a minore processo produttivo calassero anche i consumi

ma te dici che con pixel più piccoli aumenta il consumo del singolo pixel oppure aumentano a pari dimensione del sensore? perchè faccio fatica a credere che questo sensorino sony consumi più di quello di una full frame

Originariamente inviato da: bongo74
è ora che la gente si svegli e che inizi a comperare solo quello che serve veramente..
iniziamo con display bianco-nero che si vedono anche in mezzo al sahara
continuo con cellulari senza lettori audio video
e senza fotocamera


quoto per il vecchio display monocromatico sempre acceso... almeno sui cellulari a due display potrebbero mettere quello esterno così, fa comodo avere sempre sott'occhio le informazioni principali, invece di dover stare a decifrare i lampeggii dei led (quando ci sono)
Commento # 59 di: yossarian pubblicato il 11 Ottobre 2010, 21:20
Originariamente inviato da: marchigiano
pensavo fosse stato come sulle cpu e gpu, che a minore processo produttivo calassero anche i consumi

ma te dici che con pixel più piccoli aumenta il consumo del singolo pixel oppure aumentano a pari dimensione del sensore? perchè faccio fatica a credere che questo sensorino sony consumi più di quello di una full frame


a minore processo produttivo corrispondono minori consumi, anche se lo scaling, per un sensore digitale, presenta più problemi che per una cpu o una gpu (il contenimento dei disturbi è ancora più importante che in un processore, perchè influenza la qualità d'immagine). Quello che posso fare è decidere, però, le dimensioni del singolo pixel a parità di processo produttivo. In tal caso, pixel più grandi presentano meno rumore complessivo perchè il disturbo elettronico per pixel è, grosso modo, lo stesso, ma migliora il SNR di tipo quantico e diminuisce quello per l'amplificazione (due tipi di rumore con pattern variabile e, quindi, impossibili da eliminare).
A parità di processo produttivo e di dimensioni del sensore, a pixel più piccoli corrisponde una tensione di alimentazione maggiore per l'intero sensore.
Commento # 60 di: Raghnar-The coWolf- pubblicato il 11 Ottobre 2010, 21:27
Non ci sono più le mezze stagioni e si stava meglio quando si stava peggio (con meno meno megapixel).

Del sensore frega abbastanza una mazza, se l'ottica è un tessar di plastica le foto continueranno a fare schifo anche con il sensore di Star Strek, se l'ottica è un buon pezzo di vetro, le foto verranno strabene anche con qualsiasi sensore (o quasi).

Il sensore di OGGI da 5 Megapixel è quello dell'iphone 4, che mi risulta faccia foto pessime rispetto al 12 MPixel del Nokia, giusto perchè, come ho detto, è l'ottica a fare la differenza ed il sensore inizia a tornare rilevante solo quando si desidera una qualità eccellente.
Voi scornatevi pure poi sulla fantatecnologia
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