Sony da qualche tempo ha introdotto il sensore CMOS retroilluminato Exmor R sulle sue fotocamere compatte, puntando molto sulle capacità di acquisizione anche in condizioni di scarsa illuminazione. Con un mossa che può lasciare un po' perplessi per il pericolo di "svuotamento di valore" di un marchio che ha saputo affermarsi nel panorama fotografico, ora Sony fa sbarcare la stessa tecnologia anche nel mondo dei cellulari. I suoi nuovi sensori dedicati al mondo mobile spingono verso l'alto l'asticella della risoluzione e in più promettono di lavorare al meglio anche in bassa luce.
Il più piccolo dei due, denominato IMX105PQ, utilizza il formato 1/3,2" e offre 8,13 megapixel effettivi con una dimensione dei singoli pixel pari a 1.4µm. I 16,41 megapixel sono invece messi a disposizione dal sensore IMX081PQ, marchiato Exmor R, in formato leggermente più grosso, 1/2,8", ma caratterizzato da una dimensione dei pixel ridotta, che arriva fino al valore di 1.12μm, che Sony dichiara essere il minore del panorama attuale.
Vista la ridotta dimensione dei pixel e la loro vicinanza, Sony ha dovuto risolvere i problemi comunicazione tra pixel vicini e mescolanza dei colori: il colosso giaponese ha affrontato il problema adottando un nuovo design dei fotodiodi. Alcuni esempi delle capacità dei nuovi sensori, naturalmente da prendere con le dovute cautele, sono disponibili sul sito Sony nel comunicato stampa di annuncio.
I due sensori, prodotti su linee che impiegano wafer da 300mm, arriveranno sul mercato nei primi mesi del prossimo anno, in particolare il primo nel mese di aprile, mentre il secondo lo precederà a gennaio, con prezzi rispettivamente di circa 13 e 22 euro. Più costosi saranno i moduli completi con ottica autofocus di buona luminosità che Sony immetterà sul mercato ad aprile e a marzo, rispettivamente 70 e 104 euro.