Sony, nuovo sensore CMOS full frame da 24,8 Mpixel
di Alessandro Bordin, pubblicata il 31 Gennaio 2008, alle 09:37
In arrivo un nuovo sensore di tipo CMOS da Sony, in grado di catturare immagini da 24,8 Mpixel e caratterizzato da dimensioni "full size", ovvero quelle tipiche della pellicola da 35 millimetri
Commenti (39)
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Commento # 31
di: fabry74
pubblicato il 31 Gennaio 2008, 15:57
ti credo...
non metto in dubbio che avere piu' risoluzione sia molto piacevole, io stesso ne sono molto compiaciuto. specie adesso col digitale amo zoomare sui dettagli delle mie foto
aproposito... ci puo dare qualche comparazione con la risoluzione che ottenevi con la pellicola e con le attuali reflex digitali?
non metto in dubbio che avere piu' risoluzione sia molto piacevole, io stesso ne sono molto compiaciuto. specie adesso col digitale amo zoomare sui dettagli delle mie foto
aproposito... ci puo dare qualche comparazione con la risoluzione che ottenevi con la pellicola e con le attuali reflex digitali?
Commento # 32
di: Mercuri0
pubblicato il 31 Gennaio 2008, 16:02
Originariamente inviato da: fabry74
il problema e' che ancora non sappiamo dov'e' il limite delle ottiche
Come ti dicevo il potere risolutivo (teorico) di una lente si può calcolare "a formula", e darebbe l'ordine di grandezza (teorico) dei valori in gioco. Io conoscevo la formula per il potere risolutivo in secondi d'arco (115/diametro obiettivo in mm) Andrebbe però tradotto in pixel sul sensore.
per quanto riguarda la dinamica, mi sembra che siamo ancora lontani, specie per il fatto che la pellicola "brucia" gli alti gradualmente, mentre un sensore quando arriva al bianco e' gia' bruciato.
Questo che hai detto non è moltissimo logico, perché la definizione di "bianco" per un sensore è proprio quando è già "bruciato" . cioè è il livello di "clip" del segnale.
Il fatto che le pellicole analogiche possano o meno (non so) avere una curva di dinamica differente (per cui per esempio, potrebbero fare una compressione dei valori più luminosi) non indica la loro dinamica in senso assoluto. Su Dpreview questi dati ci sono, in effetti mi basterebbe leggerli.
Originariamente inviato da: R.Raskolnikov
@Mercuri0
E secondo te i sensori hanno superato la pellicola? Dal punto di vista della risoluzione intendo. Perchè per il resto la pellicola è ancora insuperabile.
E secondo te i sensori hanno superato la pellicola? Dal punto di vista della risoluzione intendo. Perchè per il resto la pellicola è ancora insuperabile.
Avevo letto tempo fa, chissà dove e chissà perché, che 4megapixel corrispondevano al valore di una pellicola media. Credo molto dipenda dal tipo di pellicola, non sono informatissimo.
In ogni caso i sensori si usano anche per fotografie estreme ormai (foto del cielo profondo, rilievi ad altissima risoluzione, etc etc) quindi credo che il sorpasso (totale e definitivo) se non c'è stato è questione di pochi anni. Non siate nostalgici, analogisti
Commento # 33
di: fabry74
pubblicato il 31 Gennaio 2008, 16:09
Originariamente inviato da: Mercuri0
Come ti dicevo il potere risolutivo (teorico) di una lente si può calcolare "a formula", e darebbe l'ordine di grandezza (teorico) dei valori in gioco. Io conoscevo la formula per il potere risolutivo in secondi d'arco (115/diametro obiettivo in mm) Andrebbe però tradotto in pixel sul sensore.
Questo che hai detto non è moltissimo logico, perché la definizione di "bianco" per un sensore è proprio quando è già "bruciato" . cioè è il livello di "clip" del segnale.
Il fatto che le pellicole analogiche possano o meno (non so) avere una curva di dinamica differente (per cui per esempio, potrebbero fare una compressione dei valori più luminosi) non indica la loro dinamica in senso assoluto. Su Dpreview questi dati ci sono, in effetti mi basterebbe leggerli.
Avevo letto tempo fa, chissà dove e chissà perché, che 4megapixel corrispondevano al valore di una pellicola media. Credo molto dipenda dal tipo di pellicola, non sono informatissimo.
In ogni caso i sensori si usano anche per fotografie estreme ormai (foto del cielo profondo, rilievi ad altissima risoluzione, etc etc) quindi credo che il sorpasso (totale e definitivo) se non c'è stato è questione di pochi anni. Non siate nostalgici, analogisti
Questo che hai detto non è moltissimo logico, perché la definizione di "bianco" per un sensore è proprio quando è già "bruciato" . cioè è il livello di "clip" del segnale.
Il fatto che le pellicole analogiche possano o meno (non so) avere una curva di dinamica differente (per cui per esempio, potrebbero fare una compressione dei valori più luminosi) non indica la loro dinamica in senso assoluto. Su Dpreview questi dati ci sono, in effetti mi basterebbe leggerli.
Avevo letto tempo fa, chissà dove e chissà perché, che 4megapixel corrispondevano al valore di una pellicola media. Credo molto dipenda dal tipo di pellicola, non sono informatissimo.
In ogni caso i sensori si usano anche per fotografie estreme ormai (foto del cielo profondo, rilievi ad altissima risoluzione, etc etc) quindi credo che il sorpasso (totale e definitivo) se non c'è stato è questione di pochi anni. Non siate nostalgici, analogisti
sarebbe interessante sapere il valore in mpixel
ci hai preso: e' proprio una compressione delle luci alte, non conosco benissimo l'argomento pero'...
per una pellicola 35mm 4 megapixel ti posso assicurare che sono troppo pochi, e' piu' facile intorno ai 16 mpixel.
conta poi che le pellicole medio formato o grande formato (circa un foglio A4) sono allucinanti ! dettaglio mostruoso
sicuramente saranno superate prima o poi, questo e' inevitabile (oddio il grande formato non so'...)
Commento # 34
di: the_joe
pubblicato il 31 Gennaio 2008, 16:17
Mettiamo anche in campo un altro parametro così la confusione è completa....
Il cerchio di confusione cioè l'effetto per il quale una luce puntiforme assume la forma di un cerchio, che dipende fisicamente in modo inverso dalle dimensioni reali del diametro del diaframma, più diminuisce il diametro del diaframma, più aumenta quello del cerchio di confusione e quendo questa diventa più grande delle dimensioni del singolo pixel è impossibile ogni altro aumento della risolvenza (per questo un obiettivo perde mano a mano risolvenza più si va verso diaframmi chiusi).....
Quindi più pixel metteranno dentro i sensori, meno potremo diaframmare prima di arrivare al limite, e per questo le compatte che avendo focali reali ben più corte rispetto alle reflex hanno anche diaframmi più piccoli, arrivano prestissimo a questo limite (anche F8 è già troppo per i sensori da 10/12Mp da 1/2,5".....
Il cerchio di confusione cioè l'effetto per il quale una luce puntiforme assume la forma di un cerchio, che dipende fisicamente in modo inverso dalle dimensioni reali del diametro del diaframma, più diminuisce il diametro del diaframma, più aumenta quello del cerchio di confusione e quendo questa diventa più grande delle dimensioni del singolo pixel è impossibile ogni altro aumento della risolvenza (per questo un obiettivo perde mano a mano risolvenza più si va verso diaframmi chiusi).....
Quindi più pixel metteranno dentro i sensori, meno potremo diaframmare prima di arrivare al limite, e per questo le compatte che avendo focali reali ben più corte rispetto alle reflex hanno anche diaframmi più piccoli, arrivano prestissimo a questo limite (anche F8 è già troppo per i sensori da 10/12Mp da 1/2,5".....
Commento # 35
di: Mercuri0
pubblicato il 31 Gennaio 2008, 16:22
sicuramente saranno superate prima o poi, questo e' inevitabile (oddio il grande formato non so'...)
Lo si potrà sempre fare con un sensore a grande formato :P
ci hai preso: e' proprio una compressione delle luci alte, non conosco benissimo l'argomento pero'...
Su Dpreview questi test li fanno in dettaglio
http://www.dpreview.com/reviews/canoneos40d/page20.asp
Basterebbe capirli (^^'') e confrontarli con quelli di una pellicola. Il problema è che in una macchina digitale, la conversione analogico->digitale e il post-processing incide tantissimo sull'immagine, e anche sul range dinamico, che quindi alla fine non dipenderà solo dal sensore. Curiosamente anche le digitali sembra che "comprimino".
Già, i CCD (e anche gli APS) sono analogici ^^'' (spazialmente sono "digitali", ma ciascun pixel è "analogico", e il loro segnale va preamplificato e convertito in digitale.
Tempo fa avevo letto che alcune macchine usavano un doppio sensore per aumentare la dinamica. Siccome però di questa soluzione non ne ho sentito più parlare, mi sa che per qualche motivo non è più necessaria.
Commento # 36
di: fabry74
pubblicato il 31 Gennaio 2008, 16:32
oddio un sensore a grande formato costerebbe millemila € !
x i grafici
hai detto bene.. basterebbe capirli...
le macchine di cui parli sono le fujifilm reflex
x i grafici
hai detto bene.. basterebbe capirli...
le macchine di cui parli sono le fujifilm reflex
Commento # 37
di: Noman
pubblicato il 31 Gennaio 2008, 18:33
Originariamente inviato da: R.Raskolnikov
@Mercuri0
E secondo te i sensori hanno superato la pellicola? Dal punto di vista della risoluzione intendo.
E secondo te i sensori hanno superato la pellicola? Dal punto di vista della risoluzione intendo.
Assolutamente no.
Ora non ricordo il titolo esatto, ma in casa ho un libro/manuale di fotografia digitale Canon, dove la casa stessa parla di una risoluzione equivalente di 40/60 Mpixel per un FF35mm.
I 25 di questo Cmos sono ancora pochi
Commento # 38
di: Noman
pubblicato il 31 Gennaio 2008, 18:35
Originariamente inviato da: Mercuri0
Avevo letto tempo fa, chissà dove e chissà perché, che 4megapixel corrispondevano al valore di una pellicola media.
Ti sei dimenticato uno zero, almeno secondo quanto dicono Canon e Kodak.
Per quel che riguarda le macchine "a doppio sensore" credo tu ti riferisca al Foveon, che utilizza un set di fotodiodi per ogni componente RGB, anzichè la maschera col pattern Bayer della Kodak.
Una delle prime macchine ad utilizzarlo era la Sigma, purtroppo lentissima e poco versatile.
Apprezzabile anche il superCCD della Fuji, ma anche in questo caso l'operatività ne risente. (vedi S3 ed S5)
Commento # 39
di: marchigiano
pubblicato il 31 Gennaio 2008, 20:53
Originariamente inviato da: Noman
Ti sei dimenticato uno zero, almeno secondo quanto dicono Canon e Kodak.
Per quel che riguarda le macchine "a doppio sensore" credo tu ti riferisca al Foveon, che utilizza un set di fotodiodi per ogni componente RGB, anzichè la maschera col pattern Bayer della Kodak.
Una delle prime macchine ad utilizzarlo era la Sigma, purtroppo lentissima e poco versatile.
Apprezzabile anche il superCCD della Fuji, ma anche in questo caso l'operatività ne risente. (vedi S3 ed S5)
Per quel che riguarda le macchine "a doppio sensore" credo tu ti riferisca al Foveon, che utilizza un set di fotodiodi per ogni componente RGB, anzichè la maschera col pattern Bayer della Kodak.
Una delle prime macchine ad utilizzarlo era la Sigma, purtroppo lentissima e poco versatile.
Apprezzabile anche il superCCD della Fuji, ma anche in questo caso l'operatività ne risente. (vedi S3 ed S5)
il foveon serve per avere un pattern tipo pellicola, cioè ogni pixel vede sia il rosso che il verde che il blu, mentre tutti gli altri (fuji compresa) ogni pixel vede un solo colore, poi è il processore che interpola i dati, per questo se un foveon da immagini 3000x2000 pixel per dire, nei test vedremo 3000x2000 linee distinte o quasi, mentre gli altri sensori ne daranno 2000x1700 a dir tanto
fuji invece utilizza un secondo pixel piccolo per espandere la gamma dinamica, infatti vediamo che la S5 ha uno stop abbondante in più rispetto alle altre reflex