Sony è balzata recentemente in cima alle cronache per i suoi risultati finanziari non certo rosei e per l'intenzione di operare un netto taglio della forza lavoro per abbassare i costi di gestione. È soprattutto il settore TV, insidiato dalla politiche aggressive dei marchi coreani, a fare segnare i maggiori segni negativi, mentre in altri settori il business di Sony è molto florido.
Uno di questi è sicuramente il settore dei sensori, dove Sony detiene oltre il 37% del mercato a valore con Canon e Samsung primi inseguitori staccati di parecchie lunghezze, con uno share, rispettivamente, del 12,2% e dell'11,8%. Nel computo totale sono inclusi anche i sensori per celulari. Sony ha visto il suo market share crescere rispetto all'anno precendente (stesso discorso per Canon e Samsung) mentre player importanti, come Panasonic, hanno visto una flessione vicina al 3%.
È soprattuto il settore dei sensori CCD quello che vede Sony primeggiare, con una quota di mercato che supera il 56% e vede il secondo player in Panasonic con meno della metà. C'è più concorrenza nel mercato dei sensori CMOS, ma comunque Sony rimane anche qui leader con il 33,6% contro il 14,6% del primo inseguitore Canon.
Per provare a mantenere il distacco sugli inseguitori Sony è al lavoro sulle prossime generazioni di sensori: una strada è rappresentata dal nuovo sensore Stacked CMOS, che si propone come evoluzione della tecnologia Back-Illuminated CMOS. La nuova tecnologia propone una struttura impilata che permette di risparmiare spazio, integrando la circuiteria sotto il pixel e non al suo fianco come solitamente accade. In questo modo è possibile costruire sensori più compatti, caratterizzati da una maggiore densità di pixel o nel caso opposto con più area sensibile a disposizione.
La prima uscita della nuova tecnologia sarà sui sensori per fotocamere compatte probabilmente con implementazione RGBW per aumentare la gamma dinamica. Questo filtro colore integra in pixel bianco a fianco di quelli rosso, verde e blu e dovrebbe rendere il sensore più sensibile nelle condizioni di scarsa illuminazione. In molti sperano poi che la nuova tecnologia possa trovare applicazioni anche sui sensori di più grandi dimensioni.