Vedere al buio. È il sogno di molti fotografi e videografi, ma è soprattutto un'esigenza per alcune particolari applicazioni, prima fra tutte la videosorveglianza. Avevamo già parlato nei mesi scorsi di un nuovo sistema Sony in grado di 'vedere' anche con illuminazioni di frazioni di lux: il colosso giapponese, che aumenterà ulteriormente la sua capacità produttiva grazie all'acquisizione del sito produttivo attualmente di Toshiba a Oita, continua sulla stessa scia con i suoi nuovi sensori Starvis in grado di registrare immagini a colori con buona definizione con illuminazioni a partire da 0,08 lux.
Si tratta di un modulo con sensore basato su design retroilluminato che può 'vedere' anche nel vicino infrarosso: la sensibilità è tale che con un'esposizione di un 1/30s riesce a catturare la stessa quantità di luce di un'esposizione convenzionale di un secondo a F5.6. Sony parla di una sensibilità di 2000 mV per 1 µm2, due volte quella di sue precedenti soluzioni basate su EXview HAD CCD II. La risoluzione delle immagini è di 2,13 megapixel, quindi le telecamere di sorveglianza basate sul nuovo Starvis potranno arrivare tranquillamente al formato Full HD.
Sempre dedicati al mondo industriale sono i nuovi moduli Pregius, che uniscono la sensibilità dei CMOS alla struttura dei CCD per un efficace global shutter, in grado di offire immagini di oggetti in rapido movimento prive dell'effetto rolling shutter. Il mercato di sbocco di un sensore del genere è al momento principalmente quello delle videocamere integrate in sistemi di monitoraggio di oggetti in rapido movimento (pensiamo ad esempio a treni e auto). I moduli saranno disponibili sia in versioni a colori, sia in versioni monocromatiche, con sensori in formato 1/1,8", risoluzione di 3,2 megapixel e frame rate a 55,6fps, oppure con sensori in formato 2/3" con 5,1 megapixel di risoluzione e frame rate a 35,7fps, fino ad arrivare al formato da 1 pollice con 34fps e risoluzione di 8,9 megapixel (capace quindi teoricamente di sfornare video 4K a 30p).