La foto scelta da Apple per fare da tributo al suo fondatore Steve Jobs, che da ieri campeggia sul sito dell'azienda di Cupertino è sicuramente una di quelle che ha contribuito a rendere il suo personaggio un'icona del nostro tempo. Albert Watson, autore dello scatto, ha svelato i retroscena di questa fotografia, a lui commissionata nel 2008.
Per il fotografo si è trattato di un lavoro a cui si è avvicinato con un certo timore reverenziale: Jobs era noto nell'ambiente dei fotografi per essere un soggetto molto esigente, addirittura l'archetipo stesso del soggetto difficile. Watson parla dell'ingresso di Steve Jobs sul set e dice come il suo carisma, la sua potenza e il suo genio siano diventati immediatamente palpabili.
Per prima cosa Jobs ha analizzato il set, concentrandosi particolarmente sulla fotocamera, una medio formato 4x5, guardandola un po' come se fosse un dinosauro. La sua prima esclamazione ha avuto però un tono ben diverso: ‘Wow, you’re shooting film'. Watson si è quasi giustificato rispondendo che non considerava ancora il digitale all'altezza della pellicola (‘I don’t feel like digital is quite here yet’). Un po' a sorpresa Jobs si è detto d'accordo, aggiungendo un 'Ma ci arriveremo' lasciando trasparire in tre sole parole tutta la sua essenza di uomo proiettato verso il futuro.
Per ottenere la giusta espressione Watson ha chiesto a Steve Jobs di tenere gli occhi fissi in camera e pensare al prossimo progetto che aveva sul tavolo e alle circostanze in cui ha ricevuto delle sfide dalle persone. A giudicare dal risultato il fotografo ha posto le domande giuste ed è riuscito a cogliere l'essenza del personaggio. Non si tratta di un colpo di fortuna, Watson confessa di aver letto molto su Jobs per prepararsi alla sessione di scatto, per concettualizzare la foto e per essere pronto ad entrare in relazione con il personaggio.