Steve McCurry accusato di uso eccessivo di Photoshop si difende: 'Sono un narratore non un giornalista'
di Roberto Colombo, pubblicata il 01 Giugno 2016, alle 11:12
"Ho sempre lasciato che fossere le mie immagini a parlare, ma ora capisco che la gente vuole che dica in che categoria mi ritrovo. Oggi direi che sono un narratore visuale": chiarisce così la sua posizione Steve McCurry dopo le accuse di aver utilizzato troppo Photoshop nelle sue foto. Ma promette che in futuro ne limiterà l'uso.
Commenti (58)
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Commento # 21
di: xarz3
pubblicato il 01 Giugno 2016, 20:33
Conosco una ragazza che ha collaborato con Steve McCurry per un mese per un servizio fotografico. Di fatto andava con lui mentre faceva le foto e lo aiutava. Praticamente è tutto finto, prima dello scatto spesso altera il soggetto se può farlo, poi inizia a fare decine e decine di foto allo stesso, molte venute male. Poi da migliaia di scatti ne seleziona qualche decina che manda ai collaboratori del photoshop che taroccano di tutto e di più. Di fatto è un pittore, il problema è che questa roba andrebbe scritta chiaramente sotto le foto, altrimenti si pensa che lui è un genio che fa foto che altri non fanno, mentre in realtà lui tarocca foto mentre gli altri no. Per carità è un'artista, ma uno quando guarda una sua foto si aspetta che sia uno scatto di uno stato di fatto, mentre in realtà è solo una manipolazione a scopo artistico-commerciale, sminuendone di molto la portata narrativa a mio avviso.
Insomma, è uno dei tanti artisti sopravvalutati del XX e XXI secolo
Insomma, è uno dei tanti artisti sopravvalutati del XX e XXI secolo
Commento # 22
di: Tozzo72
pubblicato il 01 Giugno 2016, 22:16
L'unico scandalo che vedo è che questo sito ha pubblicato le foto originali/taroccate non sulla stessa pagina ma in due pagine separate impedendone un confronto
Commento # 23
di: Korn
pubblicato il 01 Giugno 2016, 22:52
bah, sono abbastanza deluso andai ad una sua esposizione e ne rimasi affascinato, chiedendomi come potesse aver fatto certe foto... btw io le foto le ritocco, mdc filtrini vari, crop, ma arrivare a clonar via parti importanti della foto... tralasciando il fatto che un team di fotoritoccatori che c'è di suo in una foto?
Commento # 24
di: demon77
pubblicato il 01 Giugno 2016, 23:08
Originariamente inviato da: giuliop
Be', ma qui c'è poco da "capire": i gusti sono soggettivi e basati su tutta una serie di fattori, fra cui ci può essere o meno la conoscenza della materia. Ciò non vuol dire assolutamente che il giudizio del salumiere debba essere necessariamente meno valido di quello del critico cinematografico.
Sì, ma il giudicare e l'apprezzare sono due cose diverse. Supponi per assurdo che io dipinga un quadro utilizzando tecniche che conosco solo io, e che quindi solo io possa apprezzare: questo vorrebbe dire che nessuno potrebbe "capirlo", ovvero la mia opera non potrebbe essere giudicata da nessuno: il che, spero concordi, non ha senso.
Altro esempio causale: prendi il cinepanettone, che a me personalmente fa schifo. Una persona appassionata di cinepanettoni però, che ne vede uno ogni anno e quindi li conosce bene, potrebbe essere in grado di apprezzarli meglio, magari perché trova dei riferimenti che io non sono in grado di cogliere: magari Boldi fa una battuta simile ad un'altra che ha fatto l'anno scorso, oppure qualcosa è una parodia di qualcos'altro che è già accaduto, e questo è causa di ilarità. Questo significa forse che non posso giudicarlo se non ho tutti gli elementi, oppure che a me piacerebbe, se ce li avessi?
(Inutile dire che la risposta è NO categorico).
Sì, ma il giudicare e l'apprezzare sono due cose diverse. Supponi per assurdo che io dipinga un quadro utilizzando tecniche che conosco solo io, e che quindi solo io possa apprezzare: questo vorrebbe dire che nessuno potrebbe "capirlo", ovvero la mia opera non potrebbe essere giudicata da nessuno: il che, spero concordi, non ha senso.
Altro esempio causale: prendi il cinepanettone, che a me personalmente fa schifo. Una persona appassionata di cinepanettoni però, che ne vede uno ogni anno e quindi li conosce bene, potrebbe essere in grado di apprezzarli meglio, magari perché trova dei riferimenti che io non sono in grado di cogliere: magari Boldi fa una battuta simile ad un'altra che ha fatto l'anno scorso, oppure qualcosa è una parodia di qualcos'altro che è già accaduto, e questo è causa di ilarità. Questo significa forse che non posso giudicarlo se non ho tutti gli elementi, oppure che a me piacerebbe, se ce li avessi?
(Inutile dire che la risposta è NO categorico).
Come ho detto, la reputo una zona grigia. Non pretendo di dire che un verso è giusto e l'altro sbagliato.
Ma riprendendo il tuo esempio del quadro, mettiamo il caso di un importante quadro di Picasso:
Se lo guarda uno che non ha nessuna conoscenza di arte a primo impatto potrebbe dire "che schifo" oppure "bello" ma sarebbe comunque un giudizio di getto basato sul suo gusto, per lui impossibile andare oltre.
Se invece si conosce anche l'artista ed il suo percorso di ricerca che lo ha portato a fare quell'opera allora il metro di guidizio cambia molto e si apprezzano tutta una serie di elementi che altrimenti sarebbero "invisibili".
Nel ben o nel male questo è comunque un fattore molto importante.
Commento # 25
di: demon77
pubblicato il 01 Giugno 2016, 23:16
Originariamente inviato da: xarz3
Conosco una ragazza che ha collaborato con Steve McCurry per un mese per un servizio fotografico. Di fatto andava con lui mentre faceva le foto e lo aiutava. Praticamente è tutto finto, prima dello scatto spesso altera il soggetto se può farlo, poi inizia a fare decine e decine di foto allo stesso, molte venute male. Poi da migliaia di scatti ne seleziona qualche decina che manda ai collaboratori del photoshop che taroccano di tutto e di più. Di fatto è un pittore, il problema è che questa roba andrebbe scritta chiaramente sotto le foto, altrimenti si pensa che lui è un genio che fa foto che altri non fanno, mentre in realtà lui tarocca foto mentre gli altri no. Per carità è un'artista, ma uno quando guarda una sua foto si aspetta che sia uno scatto di uno stato di fatto, mentre in realtà è solo una manipolazione a scopo artistico-commerciale, sminuendone di molto la portata narrativa a mio avviso.
Insomma, è uno dei tanti artisti sopravvalutati del XX e XXI secolo
Insomma, è uno dei tanti artisti sopravvalutati del XX e XXI secolo
Scusami ma non vedo dove sia il male in tutto questo..
Se sei un artista che vuole raggiungere un determinato status di un'opera per poter esprimere ciò che davvero cerca (che sia dipinto, foto, scultura o altro) è logico che faccia tutti i tentativi possibili per raggiungere lo status che lui cerca.
Non mi pare, in questo specifico caso, corretto valutare la sua opera sulla base di quanti scatti ha fatto ed ha scartato. non è mica una gara di abilità in questo senso.
Anche un pittore butta via decine di bozzetti che non lo soddisfano, ed un regista gira scene decine di volte per raggiungere quella che lo soddisfa. Non per questo il risultato finale ha minore valore.
Commento # 26
di: zyrquel
pubblicato il 01 Giugno 2016, 23:59
Originariamente inviato da: demon77
Perchè se da una parte è vero che se un film è bello lo capisce anche uno che fa il salumiere dall'altra
eh, magari, non c'è nessuna certezza che un bel film venga apprezzato da chiunque ( come non è ovvio che un brutto film sia riconosciuto tale da tutti )
Originariamente inviato da: demon77
è altrettanto vero che determinate cose le apprezzi solo avendo una certa conoscenza in materia.. sono entrambe posizioni corrette secondo me.
questo invece è verissimo ed è il nocciolo della questione: più ne sai e più puoi apprezzare o criticare negativamente qualcosa...ma se non sai nulla puoi al limite dare un giudizio di pancia che ( anche se volte può coincidere con un giudizio oggettivo ) vale più o meno come il famigerato due di bastoni quando la briscola è denari
Originariamente inviato da: giuliop
Supponi per assurdo che io dipinga un quadro utilizzando tecniche che conosco solo io, e che quindi solo io possa apprezzare: questo vorrebbe dire che nessuno potrebbe "capirlo", ovvero la mia opera non potrebbe essere giudicata da nessuno: il che, spero concordi, non ha senso.
è un esempio teorico ed estremo ma ha perfettamente senso, peccato sia appunto solo teorico: in pratica più o meno tutti "criticano" l'arte senza averla prima compresa, basta passare dieci minuti davanti ad un quadro di picasso o pollock per perdere ogni fiducia nel genere umano
Originariamente inviato da: xarz3
Conosco una ragazza che ha collaborato con Steve McCurry per un mese per un servizio fotografico.
servizio per conto di chi e a quale scopo??
credi che i "grandi" fotografi scattino una sola foto perfetta alla settimana?? certo alcune particolari occasioni obbligano a dover/saper "cogliere l'attimo" ma se non sappiamo in che contesto McCurry stava lavorando non possiamo esprimere delle opinioni...magari era il lavoro che stava facendo per valentino, decine/centinaia di scatti li fai anche per un banale ritratto, guarda i tutorial di peter hurley ( uno che si fa pagare un migliaio di dollari solo per un primo piano con sfondo bianco ) figuriamo per una campagna pubblicitaria internazionale
...anche la postproduzione delegata ai collaboratori è una prassi comune, anche per semplici problemi legati al tempo, o fai una cosa o fai un'altra...e per molti fotografi scattare è molto meglio che clikkare
riguardo al "merito" se vuoi andiamo da renzo piano a dirgli che lui non conta nulla perchè sono i muratori a fare tutto il lavoro, sono curioso di sapere cosa ti direbbe
Originariamente inviato da: xarz3
Di fatto è un pittore, il problema è che questa roba andrebbe scritta chiaramente sotto le foto, altrimenti si pensa che lui è un genio che fa foto che altri non fanno, mentre in realtà lui tarocca foto mentre gli altri no.
sarei proprio curioso di vedere questi fotografi incompresi che non taroccano le foto
Originariamente inviato da: Korn
tralasciando il fatto che un team di fotoritoccatori che c'è di suo in una foto?
allora da renzo piano ci potete andare assieme
Commento # 27
di: Korn
pubblicato il 02 Giugno 2016, 11:48
si va bene, è normale che che Steve McCurry sia diventato un marchio, dove stuoli di persone fotoritoccano e magari scattano foto, il buon steve si metterà li ad approvare gli scatti che più avvicinano al mccurry style e via di fattura al committente, buon per lui che farà una marea di soldi. A me par abbastanza triste, poi ci sono i Fotografi come lui http://www.ilsole24ore.com/art/Sole...tificiali.shtml
Commento # 28
di: giuliop
pubblicato il 02 Giugno 2016, 12:33
Originariamente inviato da: zyrquel
è un esempio teorico ed estremo ma ha perfettamente senso, peccato sia appunto solo teorico: in pratica più o meno tutti "criticano" l'arte senza averla prima compresa, basta passare dieci minuti davanti ad un quadro di picasso o pollock per perdere ogni fiducia nel genere umano
Una volta un mio amico mi ha raccontato che suo cognato, davanti a qualsiasi opera d'arte, si fermava in contemplazione qualche secondo e poi esclamava: "Azz!".
Da quel momento ho cominciato a farlo anch'io
Commento # 29
di: Chelidon
pubblicato il 02 Giugno 2016, 14:22
Secondo me questo è uno di quei temi che può rischiare di essere giudicato in maniera molto sottile e ambivalente, quando in realtà il punto che fa storcere il naso è un altro ed ha ben poco a che fare col relativismo d'opinione...
Il punto nodale che esprime la gente è il seguente:
..perché dalla parte opposta si sente pressare una fortissima spinta di competizione a suon di tecnicismi! Diciamocelo, con la facilità di condivisione ormai si è soffocati dall'esigenza del perfezionismo: soprattutto chi è appassionato di fotografia si sente sommergere da questa continua marea di foto apparentemente iperperfette che ciascuno può vedersi passare davanti ogni giorno e ormai il giudizio comune è talmente DROGATO da tale perfezionismo che rispetto alle foto che si apprezzavano in passato prima della rivoluzione digitale si è sempre ipercritici su ogni minimo particolare fuori posto. Questa moda ipercompetitiva molto alla americana è secondo me il punto nodale che origina tutto il tema.
Origina direttamente i maniaci del fotoritocco straperfetto quanto altrettanto superfluo, origina anche i duri e puri che reclamano la previsualizzazione divina al momento dello scatto senza il minimo errore, origina i dipendenti dall'ultimo strumento che alletta di poterti far fare meglio che mai (per la felicità dei produttori di ottiche) e dall'altra parte perfino i nostalgici delle imperfezioni e degli stili delle pellicole!
Ovvio che un jpg prodotto in automatico non è più originale di uno sviluppato e che non esiste qualcosa che sia più originale di qualcos'altro (il raw non è più reale del jpg è solo una rappresentazione più malleabile). Attenzione, però, potete anche affermarmi che la realtà in sé non esiste in una sua rappresentazione perché uno stesso istante può essere registrato in infiniti modi diversi, ma non vedo cosa questo abbia a che fare con la svalutazione della genuinità della rappresentazione in sé!
Facciamo un parallelo, mi pare assodato che la mente umana interpreti la realtà che risulta quindi una rappresentazione relativa e non una registrazione assoluta dei sensi. Tuttavia per quanto sia sottile la definitezza che puoi avere del ricordo di un istante, sarebbe ben diverso se qualcuno quel ricordo te lo cambiasse... perfino se tu stesso abbellissi un tuo ricordo aggiungendo particolari che non c'erano, saresti un minimo consapevole di mentire!
Tutto questo resta valido a prescindere dal relativismo del ricordo, cioè dal fatto che tu possa sopravvalutare la vividezza del giallo di una banana, perché per il tuo cervello associa un "pregiudizio" sull'intensità del colore a quel frutto. Stiamo parlando di due cose sottilmente diverse ma ben chiaramente diverse: se così non fosse non sarebbe riconoscibile una ben chiara ipocrisia morale!
Questa è la immensa ipocrisia che dovrebbe fare riflettere!
Poniamo che come ben spiegato in questo articolo, che IO, in una mia certa sfumatura più o meno attuale e consapevole, voglia essere un narratore visuale.. benissimo: lo dico a tutti quanti!
Signori, guardate che questa foto ha un incredibile lavoro dietro: ore di preparazione, luci multiple, attori e anche un pochino di fotoritocco per rifinire quello che era scappato.. se avrò raccontato bene la gente saprà apprezzarlo anche dopo questa contestualizzazione dell'opera.
Invece qua mi pare che si abbia paura a svelare certe cose e che la punizione per il collaboratore non sottointendesse tanto il lavoro malfatto quanto piuttosto l'essersi lasciato scappare che il re era nudo!
Non me ne vorrà certo chi ama McCurry se lo prendo ad esempio generale, io quasi amo certe sue opere e le apprezzerei anche se fossi consapevole avessero poco attimo dietro, ma il punto come ha sicuramente ben chiaro lui stesso è che lui deve vendersi e la storia del narratore visuale consente perfettamente tutto questo. Quello che mi pare un po' ambiguo è che qualcuno arrivi a pensare che certe cose si possano sopravvalutare fino alla genialità, quando in realtà tutto è molto più sfaccettato e pratico..
Certo che avere degli attori in posa equivale a far muovere le pendine in scena a posteriori col fotoritocco: mi pare scontato!
Tanto che io la concepisco come arte grafica e non c'è niente di male in questo è comunque espressione della creatività umana... e mi pare altresì giusto informare lo spettatore di ciò per evitare l'equivoco, invece io vedo molto spesso la già citata ipocrisia e ambiguità figlia della competizione già citata per apparire migliori. Tu dici togliere un difetto che ostacola il mio intento, ma io ti chiedo se il mio intento era buono, allora veramente una piccola imperfezione mi toglierà qualcosa o piuttosto non ribadirà più genuinamente l'imperfezione delle cose? Perché a quel punto le cose sono due o l'intento non funzionava già prima e l'ho dovuto sistemare oppure sarò sempre perseguitato da una perfezione insensata e imposta da qualcun altro.. in entrambi i casi per me si è ASSOLUTAMENTE nell'errore.
Sì, sì proprio quelli... ne ho giusto in mente uno che è stato tra i primi in Italia a narrare le sue esperienze con l'attrezzatura del marchio che lo ha supportato sin dagli albori del digitale!
Ovviamente costui da bravo naturalista quale si reputa, sta giorni e giorni cercando di produrre la fotografia giusta, non nel capanno come pensi, ma a ritoccare maniacalmente ogni filo d'erba dopo che ha eliminato qualche grosso soggetto che gli può rovinare la scena!
Non so voi ma io spesso mi trovo sfondi di bing palesemente (per me che intuisco facilmente cosa tecnicamente si può o non può fare) innaturali e lo stesso si potrebbe dire facendosi un giro su instagram, blog di fotografia, ecc. trovando moltissima roba ritoccata con un gusto del troppo che stroppia, sicuramente ad un pubblico generalista e dall'occhio inesperto possono sembrare bellissime foto, ma a me tutto ciò pare una codarda forzatura che esaspera il gusto comune, proprio esattamente come le modelle "ripulite dalla loro umanità" creano complessi di falsa bellezza in chi non si rende conto dell'ambiguità dell'apparenza.
Il punto nodale che esprime la gente è il seguente:
Originariamente inviato da: Bello&
io sono un fotografo amatoriale e già mi "scoccia" lavorare in una foto su bilanciamenti e contrasti perchè secondo me il bello è catturare l'istante esattamente com'è.
..perché dalla parte opposta si sente pressare una fortissima spinta di competizione a suon di tecnicismi! Diciamocelo, con la facilità di condivisione ormai si è soffocati dall'esigenza del perfezionismo: soprattutto chi è appassionato di fotografia si sente sommergere da questa continua marea di foto apparentemente iperperfette che ciascuno può vedersi passare davanti ogni giorno e ormai il giudizio comune è talmente DROGATO da tale perfezionismo che rispetto alle foto che si apprezzavano in passato prima della rivoluzione digitale si è sempre ipercritici su ogni minimo particolare fuori posto. Questa moda ipercompetitiva molto alla americana è secondo me il punto nodale che origina tutto il tema.
Origina direttamente i maniaci del fotoritocco straperfetto quanto altrettanto superfluo, origina anche i duri e puri che reclamano la previsualizzazione divina al momento dello scatto senza il minimo errore, origina i dipendenti dall'ultimo strumento che alletta di poterti far fare meglio che mai (per la felicità dei produttori di ottiche) e dall'altra parte perfino i nostalgici delle imperfezioni e degli stili delle pellicole!
Originariamente inviato da: zyrquel
altro esempio banalissimo: quante persone ci sono che non si rendono conto che i jpg che escono dalle loro fotocamere sono in ogni caso dei raw modificati?? dobbiamo lasciar loro continuare a parlare di come le foto "originali" siano migliori o magari perdiamo un po' del nostro tempo ad insegnar loro come stiano le cose in realtà??
Ovvio che un jpg prodotto in automatico non è più originale di uno sviluppato e che non esiste qualcosa che sia più originale di qualcos'altro (il raw non è più reale del jpg è solo una rappresentazione più malleabile). Attenzione, però, potete anche affermarmi che la realtà in sé non esiste in una sua rappresentazione perché uno stesso istante può essere registrato in infiniti modi diversi, ma non vedo cosa questo abbia a che fare con la svalutazione della genuinità della rappresentazione in sé!
Facciamo un parallelo, mi pare assodato che la mente umana interpreti la realtà che risulta quindi una rappresentazione relativa e non una registrazione assoluta dei sensi. Tuttavia per quanto sia sottile la definitezza che puoi avere del ricordo di un istante, sarebbe ben diverso se qualcuno quel ricordo te lo cambiasse... perfino se tu stesso abbellissi un tuo ricordo aggiungendo particolari che non c'erano, saresti un minimo consapevole di mentire!
Tutto questo resta valido a prescindere dal relativismo del ricordo, cioè dal fatto che tu possa sopravvalutare la vividezza del giallo di una banana, perché per il tuo cervello associa un "pregiudizio" sull'intensità del colore a quel frutto. Stiamo parlando di due cose sottilmente diverse ma ben chiaramente diverse: se così non fosse non sarebbe riconoscibile una ben chiara ipocrisia morale!
Originariamente inviato da: Gundam.75
Alla fine la colpa è del suo collaboratore (licenziato!!). E lui GRANDE fotografo non ricontrolla il lavoro prima di spedirlo alle gallerie di tutto il mondo?
Questa è la immensa ipocrisia che dovrebbe fare riflettere!
Poniamo che come ben spiegato in questo articolo, che IO, in una mia certa sfumatura più o meno attuale e consapevole, voglia essere un narratore visuale.. benissimo: lo dico a tutti quanti!
Signori, guardate che questa foto ha un incredibile lavoro dietro: ore di preparazione, luci multiple, attori e anche un pochino di fotoritocco per rifinire quello che era scappato.. se avrò raccontato bene la gente saprà apprezzarlo anche dopo questa contestualizzazione dell'opera.
Invece qua mi pare che si abbia paura a svelare certe cose e che la punizione per il collaboratore non sottointendesse tanto il lavoro malfatto quanto piuttosto l'essersi lasciato scappare che il re era nudo!
Non me ne vorrà certo chi ama McCurry se lo prendo ad esempio generale, io quasi amo certe sue opere e le apprezzerei anche se fossi consapevole avessero poco attimo dietro, ma il punto come ha sicuramente ben chiaro lui stesso è che lui deve vendersi e la storia del narratore visuale consente perfettamente tutto questo. Quello che mi pare un po' ambiguo è che qualcuno arrivi a pensare che certe cose si possano sopravvalutare fino alla genialità, quando in realtà tutto è molto più sfaccettato e pratico..
Originariamente inviato da: demon77
allora il fine della foto non è più quella di documentare ma è quella di trasmettere allo spettatore quella tale emozione.
Quindi perchè non devo togliere "il difetto" se ostacola il mio intento di raccontare qualcosa attraverso quella foto?
Provocazione (ma neanche troppo): faccio la foto e non va bene se tolgo il segnale stradale con photoshop.. ma se per assurdo vado a segare via il segnale stradale e opi faccio la foto allora va bene?
Estendendo il discorso: se "preparo" una foto organizzando luci, soggetti, inquadrature, trucco e via dicendo... non equivale forse a "photoshoppare" la realtà per renderla come vogliamo?
Quindi perchè non devo togliere "il difetto" se ostacola il mio intento di raccontare qualcosa attraverso quella foto?
Provocazione (ma neanche troppo): faccio la foto e non va bene se tolgo il segnale stradale con photoshop.. ma se per assurdo vado a segare via il segnale stradale e opi faccio la foto allora va bene?
Estendendo il discorso: se "preparo" una foto organizzando luci, soggetti, inquadrature, trucco e via dicendo... non equivale forse a "photoshoppare" la realtà per renderla come vogliamo?
Certo che avere degli attori in posa equivale a far muovere le pendine in scena a posteriori col fotoritocco: mi pare scontato!
Tanto che io la concepisco come arte grafica e non c'è niente di male in questo è comunque espressione della creatività umana... e mi pare altresì giusto informare lo spettatore di ciò per evitare l'equivoco, invece io vedo molto spesso la già citata ipocrisia e ambiguità figlia della competizione già citata per apparire migliori. Tu dici togliere un difetto che ostacola il mio intento, ma io ti chiedo se il mio intento era buono, allora veramente una piccola imperfezione mi toglierà qualcosa o piuttosto non ribadirà più genuinamente l'imperfezione delle cose? Perché a quel punto le cose sono due o l'intento non funzionava già prima e l'ho dovuto sistemare oppure sarò sempre perseguitato da una perfezione insensata e imposta da qualcun altro.. in entrambi i casi per me si è ASSOLUTAMENTE nell'errore.
Originariamente inviato da: leddlazarus
il prestigio che c'è dietro ai grandi fotografi è anche quella di saper immortalare l'attimo giusto.
Hai presente i fotografi natualistici che stanno giorni in un posto per poter scattare la foto "giusta".
Hai presente i fotografi natualistici che stanno giorni in un posto per poter scattare la foto "giusta".
Sì, sì proprio quelli... ne ho giusto in mente uno che è stato tra i primi in Italia a narrare le sue esperienze con l'attrezzatura del marchio che lo ha supportato sin dagli albori del digitale!
Ovviamente costui da bravo naturalista quale si reputa, sta giorni e giorni cercando di produrre la fotografia giusta, non nel capanno come pensi, ma a ritoccare maniacalmente ogni filo d'erba dopo che ha eliminato qualche grosso soggetto che gli può rovinare la scena!
Non so voi ma io spesso mi trovo sfondi di bing palesemente (per me che intuisco facilmente cosa tecnicamente si può o non può fare) innaturali e lo stesso si potrebbe dire facendosi un giro su instagram, blog di fotografia, ecc. trovando moltissima roba ritoccata con un gusto del troppo che stroppia, sicuramente ad un pubblico generalista e dall'occhio inesperto possono sembrare bellissime foto, ma a me tutto ciò pare una codarda forzatura che esaspera il gusto comune, proprio esattamente come le modelle "ripulite dalla loro umanità" creano complessi di falsa bellezza in chi non si rende conto dell'ambiguità dell'apparenza.
Commento # 30
di: zyrquel
pubblicato il 02 Giugno 2016, 16:14
Originariamente inviato da: giuliop
"Azz!"
Originariamente inviato da: Chelidon
Ovvio che un jpg prodotto in automatico non è più originale di uno sviluppato e che non esiste qualcosa che sia più originale di qualcos'altro (il raw non è più reale del jpg è solo una rappresentazione più malleabile). Attenzione, però, potete anche affermarmi che la realtà in sé non esiste in una sua rappresentazione perché uno stesso istante può essere registrato in infiniti modi diversi, ma non vedo cosa questo abbia a che fare con la svalutazione della genuinità della rappresentazione in sé!
infatti non ha nulla a che fare con quello, non c'è nessun secondo livello di lettura, il punto è semplicemente che per la "gente comune" non è affatto ovvia la differenza tra jpg e raw e questa mancanza di consocenza da modo a queste persone di criticare a vuoto...ed è solo un banalissimo esempio per esporre il problema, stop
---edit---
Originariamente inviato da: Korn
si va bene, è normale che che Steve McCurry sia diventato un marchio, dove stuoli di persone fotoritoccano e magari scattano foto, il buon steve si metterà li ad approvare gli scatti che più avvicinano al mccurry style e via di fattura al committente, buon per lui che farà una marea di soldi. A me par abbastanza triste, poi ci sono i Fotografi come lui http://www.ilsole24ore.com/art/Sole...tificiali.shtml
hai tutto il diritto di preferire Gianni Berengo Gardin a Steve McCurry ma solo perchè McCurry non segue le regole che ti sei dato da solo ( o che hai copiato da GBG ) non significa che sia peggiore di altri ne che sia "triste" il modo in cua abbia raggiunto il successo