Cominciamo con il dire che la produzione della reflex a pellicola Canon EOS-1V era già stata fermata nel 2010, ma fino a oggi la fotocamera risultava ancora ufficialmente in vendita. Adesso però Canon ha ufficialmente annunciato il pensionamento dell'ultima sua macchina fotografica analogica 35mm. Una storia durata più di 80 anni quella delle fotocamere a pellicola Canon, nata nel 1934 da un gruppo di ingegneri del Sol Levante che si mise al lavoro per produrre una fotocamera 35mm con otturatore sul piano focale, in aperta sfida con gli allora leader di mercato, le aziende europee come Leica.
Ne nacque il prototipo Kwanon - dal nome della divinità buddista della misericordia Kwannon -, che fu la prima fotocamera giapponese di quel tipo. Nel 1935, il nome Kwanon fu sostituito con Canon (che significa criterio o metro di giudizio) e il primo modello prodotto dal neonato marchio prese il nome di Hansa Canon e vide il mercato l'anno successivo. Un lancio che, come avevamo raccontato in questa notizia, fu reso possibile attraverso la cooperazione di Nippon Kogaku K.K., che oggi è la rivale Nikon Corporation.
Canon EOS-1V era stata lanciata nel 2000, agli albori della moderna fotografia digitale e ha rappresentato per il marchio giapponese un punto di partenza per il successivo sviluppo delle reflex digitali professionali e prosumer. Canon garantisce le riparazioni fino al 31 ottobre 2025, avvertendo però che a partire dal 31 ottobre 2020 alcuni interventi potrebbero essere rifiutati in caso di esaurimento a magazzino dei pezzi di ricambio.
Per la cronaca, la rivale Nikon ha ancora a catalogo due reflex a pellicola, la mitica Nikon F6 e la più piccola FM10.