L'annuncio odierno di Tamron va a ridefinire il concetto di ottica tuttofare. Dopo aver già parecchio alzato l'asticella con il suo 16-300mm, ora il produttore giapponese mette sul piatto il suo nuovo Tamron 18-400mm f/3.5-6.3 Di II VC HLD. Nato per le reflex APS-C di casa Nikon e Canon il nuovo obiettivo copre le focali equivalenti in formato pieno di 28,8-640mm, sacrificando qualche angolo di campo alla focale minima, ma aumentando in modo netto la gittata alla focale tele.
Integra nel suo schema ottico due elementi asferici e un elemento asferico ibrido per ridurre al minimo le aberrazioni, oltre che tre elementi in vetro a bassa dispersione. Utilizza per la messa a fuoco un motore HLD (High/Low torque modulated Drive) che dovrebbe unire in un solo motore le caratteristiche che servono per le foto sportive (velocità e precisione) a quelle utili per la messa a fuoco in video, come l'omogeneità.
Naturalmente offre la stabilizzazione Vibration Compensation, fondamentale con un focale così lunga. Il diaframma è di tipo elettromagnetico, seguendo quanto ormai è norma anche in casa Nikon (oltre che da diversi anni in casa Canon). Il diaframma è circolare e utilizza 7 lamelle. La costruzione resistente all'umidità lo rende adatto ai viaggi.
Tra le altre caratteristiche troviamo il meccanismo di blocco per evitare allungamenti accidentali dell'ottica durante il trasporto. Tamron con la sua nuova ottica alza di nuovo l'asticella dei superzoom per reflex e ora mette sul piatto due alternative: il 16-300mm è il tuttofare con un grandangolo più spinto, mentre il 18-400m strizza l'occhio ai paparazzi amatoriali. Negli USA è posizionato a $649.