Mai come negli ultimi anni stiamo assistendo a una grande proliferazione di obiettivi per fotocamere reflex digitali, apparecchi che negli anni sono entrati nelle case non solo dei professionisti ma anche degli appassionati in genere, complici i prezzi davvero stracciati di alcuni modelli. Come gli appassionati ben sanno, al crescere della passione si tende ad arricchire il proprio corredo con nuovi obiettivi, andando ad assecondare quelle che sono le nuove esigenze.
Ci si scontra presto però con una dura realtà: gli obiettivi, specie quelli di qualità, costano molto. Esistono però alternative agli obiettivi "originali", intendendo cioè quelli di marchio identico al proprio corpo macchina. Negli anni si sono moltiplicate le offerte sempre più convincenti di marchi come Tamron e Sigma, con modelli molto più che dignitosi offerti a prezzi inferiori rispetto a Nikon, Canon e Sony.
Il settore professionale non fa eccezione, poiché sono diversi gli obiettivi per full frame a marchio Sigma e Tamron che hanno incontrato i favori del pubblico più esigente, messo nelle condizioni di scegliere alternative più economiche (e non sempre inferiori in termini di qualità...). In questi giorni Tamron ha presentato un interessante obiettivo che ha nel mirino proprio il pubblico più esigente, offrendo sul mercato un grandangolare per full frame che va sotto il nome di Tamron SP 15-30mm f/2.8 DI VC USD.
Oltre all'ottima luminosità, testimoniata dall'apertura massima di F2.8 (9
lamelle) su tutta la pur breve estensione, spicca anche il sistema di
stabilizzazione ottica dell'immagine, solitamente non presente su focali così
corte. Un elemento ottico XGM (eXpanded Glass Molded Aspherical) e un elemento
in vetro LD (Low Dispersion) inseriti nel gruppo frontale testimoniano
l'intenzione di Tamron di offrire un prodotto di alta qualità, così come il
nuovo rivestimento Tamron eBAND in abbinamento al rivestimento ottico BBAR per
la riduzione delle immagini fantasma, di cui solitamente i super-grandangolari
soffrono.
Il profilo marcatamente convesso della lente frontale ostacola l'utilizzo di
filtri protettivi, motivo per cui è stato applicato il già citato rivestimento
ottico, in grado di arginare il problema di deposito acqua e sporco in genere,
rendendone al contempo semplice la rimozione. Lo schema ottico prevede 18
elementi in 13 gruppi, mentre la distanza minima di messa fuoco è di soli 0,28m.
Peso di 1,1Kg e lunghezza di 145mm completano le specifiche, mentre da ricordare
è che il nuovo obiettivo verrà corredato dal software SilkPix Developer Studio,
di fatto un editor RAW.
Le specifiche sono sicuramente incoraggianti, sebbene vadano valutate anche in funzione del prezzo finale. Un'informazione, insieme alla reale disponibilità, che Tamron non ha ancora rilasciato, ma siamo sicuri che sarà questione di poche settimane al massimo.