In molti casi i brevetti rimangono disegni su carta e non arrivano ad essere utilizzati per prodotti commerciali. In ogni caso rappresentano un interessante sguardo sulle idee che i grossi produttori dell'elettronica di consumo stanno macinando nelle loro fucine. È innegabile che il 3D sia stato l'anno scorso uno degli argomenti più caldi, senza però aver visto quell'esplosione che qualcuno tra i produttori si aspettava.
Con il suo impatto ha comunque modificato i piani di molti produttori, che hanno investigato nuove possibilità per entrare nel mondo della terza dimensione. Olympus, ad esempio, ha investigato una formula completamente diversa dalla strada scelta da Panasonic per portare il 3D nel mondo delle fotocamere mirrorless: quest'ultima ha messo a catalogo un obiettivo biottica in grado di splittare in due l'immagine sul sensore, registrando contemporaneamente due foto. In questo caso la risoluzione delle immagini è molto inferiore a quella permessa dal sensore, in quanto la tecnologia sfrutta solo una parte dell'area sensibile.
Olympus ha pensato invece, e questa è la materia del brevetto, di aggiungere un secondo occhio sulla slitta flash, utilizzando la porta accessori posta nelle sue vicinanze, nello stesso modo in cui si agganciano alla slitta accessori come il mirino elettronico aggiuntivo. La soluzione sicuramente rispetta meglio l'interasse tra gli occhi umani e ha possibilità di restituire immagini più realistiche e naturali, d'altra parte aggiunge la scomodità di avere un pezzo in più attaccato alla propria macchina fotografica. Staremo a vedere se Olympus deciderà di provare questa strada anche dal punto di vista commerciale o se il brevetto resterà solo un'interessante idea.