Un sensore in grado di 'vedere' anche quando le condizioni di illuminazione scendono a 0,005 lux, ossia quelle di una notte senza luna e con poche stelle: ecco l'ultima fatica di Sony con il suo IMX224MQV. Purtroppo dobbiamo subito gelare gli entusiasmi dei fotografi: si tratta di un sensore che ha come primo mercato di sbocco quello automotive, visto che ha anche superato la certificazione AEC-Q100.
Si tratta di un sensore CMOS in formato da 1/3" accreditato di 1,27 megaipixel, costruito quindi con fotodiodi di maggiori dimensioni di quanto avviene generalmente su smartphone e compatte (che in alcuni casi utilizzano lo stesso formato). La 'visione' anche notturna sta diventando un aspetto cruciale per le auto, soprattutto per la diffusione di sistemi automatizzati (frenata d'emergenza, parcheggio) e per il futuro fatto di veicoli a guida autonoma.
Il segreto nel sensore è riposto a livello dei fotodiodi, che utilizzano circuiti per una più efficace conversione degli elettroni generati per effetto fotoelettrico in voltaggio effettivo. In più l'amplificatore riesce ad operare sui segnali fino a 72dB. Accoppiato a processori d'immagine compatibili il sensore offre funzionalità di Wide Dynamic Range basate su esposizioni lunghe, invece che su multi-esposizioni come avviene nei sistemi convenzionali. Per finire il sensore ha una buona sensibilità anche nel vicino infrarosso e può permettere di riconoscere oggetti in modo efficace quando accoppiato a illuminatori LED near-IR. Il nuovo sensore sarà in fase di sampling a novembre ed entrerà in produzione in volumi commerciali a dicembre.