Oltre un anno fa Insta360 ha inviato, grazie a un pallone meteorologico, una action cam Insta360 ONE X2 a 26 km di quota per effettuare riprese a 360° decisamente suggestive dalla stratosfera e il risultato è stato effettivamente apprezzabile. La società però non si è voluta fermare qui e all'inizio di quest'anno ha inviato non una ma due action cam ancora più in alto, nello Spazio a circa 500 km di quota. Per farlo è stato necessario chiedere "un passaggio" a un satellite che avrebbe comunque dovuto essere lanciato, così da ridurre i costi dell'operazione che è solo dimostrativa e non ha avuto ricadute scientifiche.
Si tratta della prima volta che una action cam con capacità di riprendere a 360° è stata lanciata nello Spazio per riprendere la bellezza del nostro Pianeta e dell'Universo che ci circonda (con tutti i limiti di un prodotto consumer facilmente acquistabile dagli utenti, pur venendo modificata per supportare le condizioni estreme dello Spazio). Ancora una volta come modello per l'operazione è stata scelta una coppia di Insta360 ONE X2 mentre il satellite è quello di Spacety dotato di un radar ad apertura sintetica (SAR).
Due Insta360 ONE X2 nello Spazio grazie a un satellite: il video
È stato necessario del tempo prima che il video venisse pubblicato sui social ma ora tutti gli utenti possono godere della bellezza delle immagini catturate dalle fotocamere. Secondo Insta360 il progetto è stato originariamente pensato a luglio 2021 ed è stato necessario un intero anno di modifiche e test per preparare le due fotocamere al lancio. A quel punto purtroppo Spacety ha dovuto rinviare il lancio fino all'inizio del 2023 quando finalmente satellite e fotocamere hanno raggiunto lo Spazio per iniziare le operazioni.
Gli ingegneri hanno dovuto pensare ad affrontare diverse sfide. Per esempio le temperature estreme che variano da -70°C e 50°C di frequente in quanto il satellite compie un'orbita ogni 90 minuti venendo illuminato o meno dal Sole in base alla sua posizione. In secondo luogo le radiazioni sono molto intense e sono un problema per le apparecchiature elettroniche. Infine il lancio sottopone i componenti a stress meccanici e vibrazioni elevate e quindi c'è bisogno di un design in grado di sopportarle senza guastarsi.
Per questo gli ingegneri, pur mantenendo la base di Insta360 ONE X2 hanno dovuto apportare alcune modifiche a ottiche, scheda madre e chassis. La società ha spiegato che la copertura è stata realizzata in alluminio 7000 mentre plastiche e colle sono state provate in condizioni di laboratorio per cercare di simulare l'ambiente estremo dello Spazio. La trasmissione dei dati è avvenuta attraverso il satellite e un collegamento USB-ethernet realizzato ad ad hoc. La durata in orbita del satellite è di due anni per poi rientrare nell'atmosfera. Le due fotocamere a 360° cercheranno di catturare molte immagini e video ma già diversi file raccolti sono visibili nel video qui sopra e nelle altre immagini rilasciate.