Una fotografa italiana tra i vincitori della categoria Open dei SWPA 2013

Una fotografa italiana tra i vincitori della categoria Open dei SWPA 2013

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Martina Biccheri si è aggiudicata la categoria Architettura del concorso Open dei Sony World Photography Awards 2013: concorrerà al premio finale di fotografo Open dell'anno”

La World Photography Organisation ha annunciato i vincitori della categoria Open dei Sony World Photography Awards 2013, concorso che vedrà la premiazione finale il 25 aprile prossimo a Londra. I dieci vincitori delle diverse sottocategorie del concorso Open guadagnano la possibilità di concorrere, in occasione della kermesse londinese, al titolo di "Sony World Photography Awards Open Photographer of the Year".

Il vincitore assoluto, come detto, sarà proclamato il 25 aprile, assieme ai vincitori delle categorie del concorso dedicato ai professionisti e del fotografo vincitore dell'Iris D'Or e riceverà la somma di 5.000 dollari. Tutti e dieci saranno invece premiati con una Sony α77. Inoltre, le loro foto saranno esposte alla Somerset House di Londra, dal 26 aprile al 12 maggio, nell'ambito della Sony World Photography Awards Exhibition 2013, e pubblicate nell'edizione 2013 del volume dedicato ai Sony World Photography Awards.

Le immagini vincitrici si distinguono per la varietà dei soggetti immortalati in un solo scatto: una coppia in procinto di sposarsi, il cielo notturno di Mañğystau, in Kazakistan, la danza del drago di fuoco "Fung Shun" nella Cina meridionale e molto altro. Vincitori della categoria Open
Giudicati sulla base di una sola fotografia amatoriale, i vincitori della categoria Open sono stati selezionati fra quasi 55.000 candidati.

I nomi sono:
• Architettura - Martina Biccheri, Italia
• Arte e cultura - Gilbert Yu, Hong Kong
• Avanzato - Hoang Hiep Nguyen, Vietnam
• Scarsa illuminazione - Elmar Akhmetov, Kazakistan
• Natura e animali - Krasimir Matarov, Bulgaria
• Panorami - Yeow Kwang Yeo, Singapore
• Gente - Hisatomi Tadahiko, Giappone
• Sorrisi - Mac Kwan (关明晖), Cina
• Frazione di secondo - Matías Gálvez, Cile
• Viaggi - Manny Fajutag, Filippine

Vincitrice nel tema Architettura è la fotografa italiana Martina Biccheri che ha scelto di partecipare con uno scatto ripreso nella città in cui vive, Roma, nella primavera del 2012. Interessante il metodo utilizzato per effettuare la ripresa: Martina Biccheri ha infatti utilizzato un banco ottico (lastra 5x6) per scattare la foto, che poi è stata sottoposta ai processi di scansione e post-produzione. Le ci sono voluti diversi tentativi per raggiungere l'esposizione perfetta, il risultato finale è dunque figlio anche di grande passione, dedizione e pazienza. Esempio ne è l'intera giornata passata davanti al muro in una occasione, il tutto solo per verificare a che ora del giorno l'ombra fosse più geometrica.

Martina ha così commentato la sua vittoria: "Quando il telefono è squillato e ho capito che era la World Photography Organisation che mi stava chiamando, ho risposto con le gambe che mi tremavano! Alla fine si trattava di una bellissima notizia e ho dovuto chiedere all'Event Director di ripetermi almeno un paio di volte che ero effettivamente io la vincitrice della categoria Architettura perché non riuscivo a credere alle mie orecchie. Sono davvero lusingata di rappresentare il mio paese e tutte le fotografe donne. È un grande onore e non vedo l'ora di capire cosa succederà in seguito."


Commenti (10)

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Commento # 1 di: mentalray pubblicato il 19 Marzo 2013, 15:19
bellissima
Commento # 2 di: checo pubblicato il 19 Marzo 2013, 15:54
cos'è l'ingresso della sede dei man in black de noartri?
Commento # 3 di: Eress pubblicato il 19 Marzo 2013, 17:02
Bella foto, del resto ottenuta dopo una giornata di prove
Comunque tutte molto belle.
Commento # 4 di: Portocala pubblicato il 20 Marzo 2013, 08:32
E' ammesso ritoccare le foto? O le 10 della galleria sono state scattate cosi?
Commento # 5 di: aled1974 pubblicato il 20 Marzo 2013, 09:03
quanto di pp in queste foto?

ora non so se sia questo il caso, prendo la news a mo di spunto di riflessione, ma a me sembra di notare che sempre più spesso nei vari concorsi fotografici si faccia un ampio e pesante (ab)uso di post processing delle immagini

ok che chi organizza il concorso stabilisce le regole e se queste lo permetteno tanto meglio, ma secondo me questo falsa e di molto la natura del concorso stesso

IMHO, infatti, il bello sta(va) soprattutto nella bravura del fotografo nello sfruttare i limiti della macchina cercando di ottenere una foto al meglio possibile delle capacità di entrambi
ora invece, e questa ripeto è una mia idea e non una verità assoluta, questa "bravura" è passata in secondo piano, l'impressione che ho è che basti scattare, come viene viene, e modificare successivamente lo scatto con i vari programmi di fotoritocco

aggiungi contrasto, togli rumore, espandi in modo fittizio la gamma dinamica, aggiungi filtro, togli elementi di disturbo (vedi sacchetto national geographic) etc etc ed ecco una foto che la macchina non avrebbe mai potuto fare in nessuna condizione, però magari quello stesso scatto vince il concorso

a quel punto però cosa rimane della foto originale? L'inquadratura e poco più. E dello scopo del concorso?


ma allora, dico io, perchè non chiamarli "concorsi di fotoritocco"?

ciao ciao
Commento # 6 di: AlexSwitch pubblicato il 20 Marzo 2013, 09:24
Stesse cose che, più o meno, si facevano ( e si fanno ancora ) in camera oscura con la pellicola...
Da qui la domanda che ti faccio: tu scatti una fotografia per che cosa? Per renderti conto fino a che limite riesci a portare la tua fotocamera, oppure perchè vuoi comunicare qualcosa, in una determinata maniera, riprendendo un soggetto ed interpretando a tuo desiderio la luce e l'ambiente che lo definiscono?
Commento # 7 di: aled1974 pubblicato il 20 Marzo 2013, 10:13
scusa ma in camera oscura non potevi operare tutte le modifiche che oggi si possono fare in digitale con un programma di fotoritocco, giusto?

che tu ritenga il post processing come una fase complementare nella definizione di arte fotografica mi sta bene e mi trovi concorde, io non sono affatto contrario al p.p., forse si era frainteso questo punto

però dissento sul concorso fotografico, non è tanto la ricerca del limite del mezzo quanto la bravura del fotografo nello sfruttare i limiti del mezzo che dovrebbe essere premiata (oltre a soggetto, inquadratura, emozioni che trasmette etc etc)

altrimenti prendiamo una compatta, perdiamoci il tempo necessario in p.p. e andiamo a dimostrare che le reflex non servono

che senso ha indire un concorso fotografico su un modello specifico e poi lasciare che si possa operare qualsiasi modifica in p.p.?
Belli gli scatti, ma in molti l'innaturalità del processo elaborativo rende le foto artefatte

ripeto, è un mio pensiero, non un dogma

ciao ciao
Commento # 8 di: FoxMolte pubblicato il 20 Marzo 2013, 10:54
Va bene, bella l'idea, la dedizione di stare un'ora davanti ad un muro per trovare le giuse geometrie e poi... l'immagine non è neanche centrata?

Cmq sono d'accordo con voi, photoshop è passato con lo schiacciasassi sul "talento". Vedo troppo spesso fotografie pesantemente ritoccate premiate a blasonati concorsi.
Per fortuna però qualche volta i veri talenti riescono ancora ad emergere tra gli pseudo artisti e quando lo fanno se ne capisce subito la differenza e non si può che rimanere a bocca aperta.
Commento # 9 di: enri2 pubblicato il 20 Marzo 2013, 12:51
Originariamente inviato da: FoxMolte
Va bene, bella l'idea, la dedizione di stare un'ora davanti ad un muro per trovare le giuse geometrie e poi... l'immagine non è neanche centrata?
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Ti straquoto, niente da dire sull'esposizione, l'idea ecc, ma il riquadro è sbagliato alla grande! All'esame di fotografia ti mandano via per una cosa del genere. Il tema della foto sono proprio le geometrie, non si possono sbagliare proprio quelle, l'attacco è giusto, orizzontale, ma la camera andava inclinata verso il basso, le linee di prospettiva non devono convergere verso l'alto, è una contraddizione, non sono centrate nemmeno le fughe del rivestimento in pietra. Non capisco proprio questa scelta, se è voluta, visto che si tratta sicuramente di una brava fotografa, considerato tutto il lavoro che c'è dietro, non mi pare sia azzeccata, peccato la foto ne avrebbe guadagnato sicuramente.

C'è la possibilità che la scelta sia dovuta al fatto che le geometrie sono molto nette e definite, allineare la camera le avrebbe amplificate ancora di più, quindi si è creata una cesura tra l'inquadratura, e le geometrie stesse, ma doveva essere più marcata, è troppo equivoca, la pensilina e le aperture sono perfettamente al centro.
Commento # 10 di: Ktuluworld pubblicato il 20 Marzo 2013, 15:25
Wow complimenti!