Gabriele Micalizzi è un fotografo con grande esperienza in scenari difficili. Qualche giorno fa è rimbalzata sui media italiani (e non solo) il suo coinvolgimento in una scena di guerra in Siria, dove il fotografo è stato colpito. Solo grazie all'equipaggiamento, ma anche a due fotocamere Leica SL e Leica Q si è evitato il peggio.
Come spiegato in alcune interviste e dal canale social ufficiale di Leica Italia, la scena che ha coinvolto Gabriele Micalizzi ha visto un razzo RPG esplodere a pochissima distanza colpendo un soldato e ferendo un comandante dell'offensiva contro l'ISIS (oltre al fotografo) e che hanno "protetto" l'italiano da danni ben più gravi.
Proprio in quel momento l'utilizzo della Leica SL (in dotazione insieme alla Leica Q) ha evitato il peggio per gli occhi del fotografo, che comunque hanno subito danni per via delle schegge.
"Le protezioni, che bisogna sempre avere in prima linea, mi hanno salvato la vita. Non solo: la Leica, che stavo usando per le foto, mi ha riparato la faccia salvandomi gli occhi dalle schegge" ha dichiarato.
Sui social qualche utente ha criticato per "sciacallaggio pubblicitario" il post di Leica Italia (linkato sopra) in cui viene citato Gabriele Micalizzi e vengono mostrate le due fotocamere Leica SL e Leica Q utilizzate (vistosamente danneggiate). In generale c'è stato ampio supporto al fotografo, che ora sta recuperando dalle ferite in Italia e auguriamo a Gabriele di riprendersi completamente il prima possibile.