Giorgio Galimberti è sicuramente un artista eclettico, che si trova a proprio agio con diversi linguaggi espressivi. Ultimamente è molto impegnato con alcuni progetti fotografici molto 'lavorativi' ed era alla ricerca di qualche idea per tornare a fare 'la sua fotografia'.
L'occasione è venuta su invito di un gallerista e da qui è nato un lavoro molto particolare, che vuole essere una riflessione più profonda sull'uso delle immagini e travalica i confini della pura fotografia.
Undisclosed Memories
Troviamo infatti una delle sue serie in bianco e nero rivisitata con colori molto accesi, nuovi scatti delle balene di Camogli, ma anche frame di video, immagini prelevate da poster e screenshot, presi, 'digeriti' e trasformati, per dare vita a opere inedite.
Da qui il nome della mostra "Undisclosed Memories" che non vuole inserirsi nel filone della fotografia concepita come rappresentazione fedele del reale, ma che sposta lo spettatore su un livello quasi onirico e mette l'accento sulla stratificazione delle immagini e con esse della vita.
Le immagini sono frammenti, rappresentazioni stratificate di quello che in qualche modo è stato visto, è passato davanti agli occhi e si è andato a fissare nella memoria.
La mostra è ospitata presso Art Studio San Lorenzo, a Milano in via Urbano III 4 ed è visitabile da 2 al 22 ottobre dal martedì al sabato, dalle 16.30 alle 19.30.