Non è la prima volta che scriviamo di Maurizio Galimberti, fotografo noto sia in ambito nazionale ma anche internazionale per la sua particolare tecnica fotografica. Recentemente è stato pubblicato il suo ultimo libro dal titolo Uno sguardo nel labirinto della Storia che racchiude "un secolo di storia raccontato attraverso lo sguardo fotografico e compositivo" del fotografo.
L'ultimo libro di Maurizio Galimberti
Come scritto sopra, è difficile per un appassionato del mondo della fotografia non conoscere Maurizio Galimberti. Questa volta l'artista ha deciso di sperimentare la tecnica applicandola a un periodo decisamente lungo che copre dal 1917 al 2018. Un secolo di storia.
I soggetti sono diversi e prendono in prestito immagini tratte da film iconici, come La Grande Guerra, e dalle altre situazioni tragiche che hanno sconvolto il secolo scorso che vanno dalle esplosioni nucleari statunitensi alle persone nel ghetto di Varsavia. Non potevano mancare anche figure che hanno segnato un'epoca come Che Guevara o Aldo Moro ma anche al recente tema delle migrazioni.
Come sempre, Maurizio Galimberti, prende le immagini e le scompone per poi ricomporle in una "nuova forma" ma sempre contraddistinte da "rigore matematico" e uscendo dagli schemi della classica fotografia d'autore. Con Uno sguardo nel labirinto della Storia si potrà così rivivere il passare del tempo, con occhio nuovo, quello dell'instant artist.
Ricordiamo che Maurizio Galimberti è nato a Como nel 1956 per poi trasferirsi a Milano dove vive e lavora. Scopre il mondo della fotografia, dietro la macchina, con una fotocamera ad obiettivo rotante Widelux. Nel 1983 passa poi al sistema Polaroid che l'ha definitivamente consacrato.
Nel corso del tempo, a partire dalla fine degli anni '80, inizia a sperimentare la tecnica del mosaico fotografico con la fotografia ritrattistica. Il primo a essere immortalato è il figlio Giorgio Galimberti, ma seguono anche personaggi come Michele Trussardi, Carla Fracci e Mimmo Rotella.
All'inizio degli anni '90 inizia la collaborazione con la divisione italiana di Polaroid che porta pochi anni più tardi alla realizzazione del libro Polaroid Pro Art. Tra i riconoscimenti internazionali c'è il ritratto di Johnny Depp al Festival del Cinema di Venezia del 2003 che arriva fino alla copertina di Times Magazine (ma nella sua carriera ha fotografato anche Lady Gaga, Chuck Close e Robert de Niro). Non solo persone, ma anche paesaggi e architettura e città sono i soggetti di Maurizio Galimberti.
Non manca il racconto di città come Parigi, Lisbona alla fine degli anni '90. C'è poi progetto legato all'Italia (2003) mentre nel 2006 sbarca a New York, città alla quale dedicherà anche un altro lavoro nel 2010. Ma dopo la prova oltreoceano toccherà anche a Berlino, Venezia e Napoli. Ci sono poi collaborazioni che spaziano dall'A.C. Milan, a FIAT oppure a Kerakoll Design. Innumerevoli sono poi i volumi con vari soggetti o idee, che vanno dal design, alla rappresentazione artistica e a Gennaio 2019 è stato pubblicato il volume Il Cenacolo.
Seguici sul nostro canale Instagram, tante novità in arrivo!