La pareidolia è quel fenomeno del nostro cervello che ci porta a ricondurre a oggetti noti forme, sfumature, ombre che vediamo attorno a noi: nel fumo, nelle nuvole, nelle osservazioni astrali. Nota è la formazione rocciosa sulla supeficie di Marte che sembra un volto, il viso satanico apparso ad alcuni nel fumo poco prima della caduta delle torri gemelle e la più classica impressione di vedere volti, animali e oggetti nelle nuvole.
La pareidolia 'colpisce' anche le macchine? Stando al progetto dei coreani Shin Seung Back and Kim Yong Hun, parrebbe proprio di sì. I due hanno infatti messo in piedi una mostra con fotografie di nuvole rassomiglianti a volti, ripresi con una fotocamera dotata di face detection. La presenza di alcuni elementi a ricordare occhi, naso e bocca ha tratto in inganno anche il sistema di rilevazione automatico dei volti.
Il lavoro dei due mira proprio a valutare le relazioni tra la visione umana e quella dei computer. Prese singolarmente e guardate da vicino alcune immagini sembrano non aver nulla a che fare con volti, ma una visione più 'distaccate' permette di apprezzare la somiglianza delle nuvole con volti umani. Nel loro progetto di ricerca i coreani hanno inserito anche una parte relativa al riconoscimento come umano da parte di fotocamere con Face/Pet Detection di musi di gatto e viceversa.