Forse vi sarà capitato di vedere il video, diventato virale, chiamato Fallen Bear Cub Climbs Back to Mama: durante i poco meno di 3 minuti si vedono un'orsa e un orsetto che cercano di arrampicarsi su un pendio ghiacciato. Quello che ha sorpreso è stata la reazione dell'orso femmina verso il minuto 1:20 che rischia di far cadere il cucciolo.
Ma se la colpa fosse dell'essere umano? A sostenerlo è un'ecologa dell'Università dell'Idaho, Sophie Gilbert, che ha esaminato il breve filmato. Infatti, come si può notare dalla tipologia di riprese, è stato impiegato un drone con evidenti conseguenze negative. L'ecologa ha dichiarato riguardo al video "ha mostrato una profonda mancanza di comprensione da parte dell'operatore del drone degli effetti che le sue azioni stavano avendo sugli orsi".
Il drone avrebbe volato troppo vicino all'orsetto e all'orso femmina scatenando reazioni improvvise e pericolose proprio per l'animale più piccolo. Il video stesso sarebbe stato "generato" proprio dalla presenza del drone. Infatti l'orso più anziano sarebbe stato infastidito sin dall'inizio dal dispositivo facendo percorrere a entrambi gli animali il pendio che difficilmente avrebbero utilizzato.
Alcuni biologi hanno evidenziato un possibile uccello predatore nelle vicinanze che avrebbe potuto scatenare la reazione. Ma la Gilbert ritiene che il drone sia stata la causa del tutto, del resto molti modelli non sono propriamente silenziosi.
Ma l'ecologa non demonizza completamente l'utilizzo dei droni per le riprese e il monitoraggio del comportamento degli animali selvatici. Sono stati impiegati con successo per documentari e hanno portato a scoperte sui comportamenti, ma bisognerebbe utilizzarli in maniera consapevole. Gli studi sull'impatto che i droni hanno sugli animali sono ancora agli albori, ma potrebbero esserci sviluppi interessanti nei prossimi anni. Per tutelare gli esseri viventi, in primo luogo.