Le aste di Wetzlar Camera Auction sono capaci di riservare sempre delle sorprese. Capita spesso infatti che, a fronte di prezzi di apertura non eccessivi, la gara tra gli astanti prenda una piega che porta il prezzo finale nel dominio dell'esorbitante.
A questo giro sembrava che il prototipo di Leica III del 1932, disegnato dal mitico Oskar Barnack, potesse rubare la scena a tutti i prodotti, ma nonostante sia stato battuto a ben 375.000 euro (contro una stima di 80.000/100.000 euro) non è stato il pezzo più costoso dell'asta.
Una Leica M4 della Bundeswehr, le forze armate tedesche, del 1968, in una particolare livrea verde oliva NATO, partendo da 60.000 euro è arrivata a essere battuta a ben 450.000 euro.
Un risultato di rilievo anche per la fotocamera-fucile della Seconda Guerra Mondiale di fattura sovietica GOI, battuta per ben 250.000 euro.
Tra le ottiche una versione placcata oro del Summicron 50mm F2 del 1957 è stata portata a casa per 40.000 euro. Niente in confronto al prezzo battuto per un prototipo del primo Leitz Summilux 35 mm (denominato sull'ottica “Summarit 1:1.4/35”) del 1959, che ha superato di quattro volte il prezzo stimato ed è stato venduto per ben 187.500 euro.
Tutti questi ogetti vintage sono stati superati da un obiettivo ben più moderno, addirittura già del mondo autofocus. Parliamo di un supertele degli anni '90, uno degli oggetti del desiderio dei paparazzi di casa Canon. Il super teleobiettivo Canon EF 1200 mm f/5.6, prodotto in tutto in una sola ventina di esemplari su ordinazione, costava ai tempi 90.000 $.
Due contendenti si sono sfidati al telefono per diventare i possessori dell'esemplare all'asta, che alla fine èp stato battuto a ben 500.000 euro. Si tratterebbe del prezzo più alto mai pagato al mondo per un'ottica messa all'asta.