World Press Photo 2017: la mostra fa tappa al Forte di Bard
di Roberto Colombo, pubblicata il 02 Dicembre 2017, alle 10:31
Vi avevo già consigliato di non perdere la mostra del World Press Photo 2017 dopo aver visitato l'allestimento di Milano, ma è un consiglio che mi sento di ripetere a tutti in occasione della nuova tappa della mostra che sta viaggiando in giro per l'Italia. Dal 7 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 - infatti - sarà il Forte di Bard in Valle D'Aosta a ospitare la mostra della 60esima edizione del World Press Photo
A volte una bella cornice può valorizzare al meglio un quadro. Allo stesso modo una bella 'cornice' (in senso figurato) può rendere una mostra ancora più appetibile. Vi avevo già consigliato di non perdere la mostra del World Press Photo 2017 dopo aver visitato l'allestimento di Milano, ma è un consiglio che mi sento di ripetere a tutti in occasione della nuova tappa della mostra che sta viaggiando in giro per l'Italia.
Dal 7 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 - infatti - sarà il Forte di Bard in Valle D'Aosta a ospitare la mostra della 60esima edizione del World Press Photo. Oltre 140 immagini e 12 video dei vincitori del digital storytelling contest saranno in mostra e racconteranno l'edizione di quest'anno di quello che è forse il più importante riconoscimento internazionale di fotogiornalismo, sempre capace di documentare e illustrare gli avvenimenti del nostro tempo sui giornali di tutto il mondo. Un’esposizione unica per scorrere, attraverso gli occhi dei più grandi fotoreporter di oggi, gli scatti più sensazionali che raccontano, denunciano, enfatizzano e racchiudono in una cornice la storia del nostro tempo.
La mostra naturalmente include anche gli scatti dei quattro italiani che hanno raggiunto nella loro categoria uno dei gradini del podio: Giovanni Capriotti, Antonio Gibotta, Alessio Romenzi e Francesco Comello.
L'occasione è anche quella di vedere dal vivo la serie d'immagini, scattata il 19 dicembre 2016 dal fotografo di Associated Press Burhan Ozbilici durante i momenti dell'assassinio dell'ambasciatore russo in Turchia, Andrei Karlov, che gli è valsa il premio principale di quest'anno.