Nel cuore di un panorama globale segnato da turbolenze politiche, conflitti e crisi ambientali, World Press Photo annuncia i vincitori del Contest 2025, offrendo una vetrina senza precedenti sul fotogiornalismo e la fotografia documentaria. La selezione, frutto di un’attenta valutazione su 59.320 immagini pervenute da 3.778 fotografi di 141 paesi, rivela una nuova linfa narrativa in grado di far emergere sia le storie di primo piano sia quelle spesso trascurate dai media tradizionali.
Una nuova Struttura per il World Press Photo
Quest’anno il concorso si distingue per importanti innovazioni: il numero dei progetti premiati passa da 33 a 42, mentre, nelle categorie “Single” e “Story”, da ogni regione non verrà più selezionato un solo vincitore, bensì tre. Unica eccezione resta la categoria “Long-Term Project”, per la quale continuerà ad essere riconosciuto un solo progetto per regione. Tra questi, spicca il lavoro della fotografa italiana Cinzia Canneri, che per l’Associazione Camille Lepage ha conquistato il premio per il miglior progetto a lungo termine per la regione Africa.
Le foto che raccontano il 2024
Le fotografie, raccolte dal contesto turbolento del 2024, spaziano da ritratto intimi e incisivi a reportage di ampio respiro. Dalle proteste e rivolte in Kenya, Myanmar, Haiti, El Salvador e Georgia, ai ritratti non convenzionali di figure politiche negli Stati Uniti e in Germania, ogni immagine invita il pubblico a superare il ciclo frenetico delle notizie quotidiane. Le storie toccanti dei giovani – un adolescente transgender nei Paesi Bassi, un bambino palestinese che affronta un’amputazione a Gaza, una giovane ucraina segnata dal trauma bellico e un ragazzo assorto nei pensieri nel giorno del suo matrimonio in Sudan – si alternano ai racconti di atleti e momenti di resilienza, come quello di Tamale Safale, primo atleta disabile ugandese a competere contro atleti normodotati.
Il 17 aprile 2025 alle 11:00 CEST, presso De Nieuwe Kerk di Amsterdam, si terrà la conferenza stampa inaugurale della mostra principale, in concomitanza con l’annuncio del vincitore del World Press Photo of the Year 2025 e dei due finalisti. L’evento sarà trasmesso online, permettendo a media internazionali di seguire in diretta questa celebrazione dell’eccellenza visiva. Inoltre, tutti i fotografi vincitori di categoria avranno l’opportunità di competere per il prestigioso premio Photo of the Year, che prevede un riconoscimento aggiuntivo di 10.000 euro e l’assegnazione di attrezzature fotografiche di altissimo livello.
La Direttrice Esecutiva di World Press Photo, Joumana El Zein Khoury, ha sottolineato l’importanza di “immagini che attraversano il rumore” e invitano a una riflessione profonda su un mondo in continuo cambiamento. Anche Lucy Conticello, presidente della giuria globale, ha evidenziato come il concorso rappresenti “una sintesi, seppur parziale, dei principali eventi mondiali”, capace di innescare conversazioni e riflessioni.
Itinerario Espositivo e Un Impegno per la Verità
Le storie premiate saranno esposte a milioni di persone in oltre 60 località globali – da Amsterdam a Londra, Roma, Berlino, Vienna, Budapest, Città del Messico, Rio de Janeiro, Montreal, Jakarta e Sydney – e in Italia, con mostre in città come Genova, Roma, Torino, Bologna, Bari, Lodi e Lucca. Un richiamo alla storia, dato che il Contest 2025 si inserisce nei festeggiamenti per il 70° anniversario di World Press Photo, sottolinea la sua costante evoluzione e l’impegno nel garantire trasparenza e professionalità, anche attraverso un rigido controllo sull’uso di immagini generate artificialmente. In particolare la mostra del World Press Photo sarà presente nel ricco programma ufficiale del Festival della Fotografia Etica di Lodi, alla sua sedicesima edizione, che si svolgerà dal 27 settembre al 26 ottobre 2025.
In un’epoca in cui distogliere lo sguardo è più facile che mai, le immagini del World Press Photo Contest 2025 ci costringono a riconoscere le realtà che ci circondano, invitando il pubblico a non accontentarsi di una visione superficiale dei fatti, ma a immergersi nelle storie complesse e spesso scomode che definiscono il nostro tempo.