Nota soprattutto per la sua interessante line-up di smartphone dal prezzo vantaggioso, Xiaomi fa parlare di sé al Mobile World Congress con una nuova action camera, Yi. I cinesi entrano pertanto all'interno di un mercato padroneggiato, almeno dal punto di vista commerciale, da GoPro, utilizzando la solita aggressività e i soliti prezzi oltremodo invitanti.
Aspettarsi le stesse caratteristiche, funzioni e prestazioni delle ultime GoPro Hero sarebbe forse troppo, tuttavia Xiaomi vuole assicurarsi di incontrare le esigenze di un pubblico di massa, ammaliandolo con un prezzo di listino il più basso possibile. Yi racchiude tutta la componentistica all'interno di un piccolo box bianco o verde di 72 grammi lungo 6 centimetri, e spesso poco più di 2.
La fotocamera utilizza un sensore CMOS Sony Exmor R BSI da 16 megapixel in grado di registrare video H.264 alla risoluzione massima Full HD (1920x1080) e ad un frame rate di 60 fps. Il sistema di lenti asferiche f/2.8 integrato fornisce un ampio angolo di visuale (155°), caratteristica che ha contraddistinto molti modelli che hanno occupato la categoria prima di Xiaomi Yi.
Yi può collegarsi via Wi-Fi o Bluetooth ad uno smarphone per impostare le modalità di scatto e può essere immerso fino a 40 metri sott'acqua con l'ausilio di una custodia venduta separatamente. Ulteriori accessori verranno invece lanciati in futuro, come ad esempio supporti e imbracature per animali domestici. La fotocamera registra anche a 240 fps, anche se solo ad una risoluzione di 480p sul lato verticale, e a 120 fps a 720p. Il sistema di registrazione audio è a doppio canale, la batteria di Panasonic da 1010mAh.
Xiaomi Yi è un prodotto che suscita l'interesse soprattutto per il prezzo, come ormai consuetudine per i cinesi: è disponibile sul mercato cinese in due versioni, la Basic al corrispettivo di circa 59€ e la Travel, che al prezzo di 72€ offrirà anche un'asta per i selfie. Non è stato annunciato alcun piano per i mercati occidentali ma, considerando le prime pallide incursioni dell'operatore negli Stati Uniti e in Europa, una simile eventualità non appare ad oggi del tutto remota.