Dall'anno scorso lo ZEISS Photography Award è entrato a far parte delle manifestazioni patrocinate dalla World Photography Organisation. Il concorso raccoglie decine di migliaia di immagini da tutto il mondo e quest'anno ha visto salire sul gradino più alto del podio il fotografo belga Kevin Faingnaert.
Per l'esattezza in questa edizione 2017 dello ZEISS Photography Award sono state ben 31.000 le fotografie inviate per passare al vaglio della giuria, da parte di 4.677 fotografi in rappresentanza di ben 132 Paesi. Il tema di quest'anno era ‘Meaningful Places’ e la serie di scatti "Føroyar" del fotografo belga, specializzato in fotografia documentaristica e sociale, è stata quella a colpire maggiormente la giuria. In un lavoro come questo si è fatto valer l'occhio sociologico del fotografo, che nel suo bagaglio ha proprio una laurea in Sociologia.
I suoi scatti sono frutto di un periodo passato a fare couch-surf tra gli abitanti del luogo, che si sono dimostrati molto accoglienti: "Ho sempre trovato una porta aperta" ha dichiarato il fotografo di Gent. Faingnaert ha cercato di mettere in luce coi suoi scatti la volontà degli abitanti rimasti nei paesini di queste sperdute isole di rimanere fermamente ancorati alle loro radici e alle loro tradizioni, in un contesto che vede sempre più nativi emigrare dalle isole in cerca di maggiori opportunità.
Tra i finalisti figura anche il nome di un italiano, Mario Adario, segnale (come abbiamo già detto nella notizia relativa ai finalisti dei Sony World Photography Awards 2017, premio anch'esso legato alla World Photography Organisation) che i nostri connazionali riesco sempre a interpretare al meglio i trend e le tendenze della fotografia contemporanea. In particolare il fotografo italiano ha documentato i pellegrinaggi in occasione del Natale a Lalibela in Etiopia.